Ancona-Roma, il treno è lo stesso, il nome no: beffa per i passeggeri fatti scendere

Ancona-Roma, il treno è lo stesso, il nome no: beffa per i passeggeri fatti scendere
ANCONA - Sulla tormentata tratta Roma-Ancona al campionario di beffe e disservizi mancava solo la coincidenza fantasma, il prodigio di un treno che cambia nome e continua il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Sulla tormentata tratta Roma-Ancona al campionario di beffe e disservizi mancava solo la coincidenza fantasma, il prodigio di un treno che cambia nome e continua il viaggio. L’ennesimo capitolo di un’odissea che continua a riservare colpi di scena a volte anche fantasiosi e divertenti - se non fosse per il disorientamento infastidito dei pendolari ormai quasi rassegnati ad acquistare insieme con il biglietto un cartincino degli imprevisti. A segnalarlo, con un sfogo social, è il collega Paolo Brera, inviato di Repubblica. Il suo racconto su Facebook sembra quasi una barzelletta, se non fosse tremendamente reale perchè vissuto in prima persona. 


LEGGI ANCHE:
Una donna stroncata da un malore mentre prega, choc alla chiesa dell'Immacolata

Barca vuota a quattro miglia dalla costa: allarme per la scomparsa di un pescatore


È andata così. Il treno giovedì sera era quello per Ancona, partito da Roma alle 21. Da programma chi doveva arrivare nel capoluogo marchigiano sapeva di dover cambiare a Foligno utilizzando, sempre sulla carta, due regionali veloci: il 2330 e il 21706. Alla stazione di Foligno l’altoparlante ha annunciato il fine corsa e una fantomatica coincidenza via pullman. Nessuna traccia di un altro treno per Ancona. Tutti giù dalle carrozze, guardandosi attorno perché un 21706 doveva pure esserci. Invece niente, il deserto. Neppure un controllore, nessuno a cui chiedere. 
Poi qualche viaggiatore più esperto ha preso in mano la situazione, andando in soccorso di chi con sguardo (e speranze di arrivare alla meta) un po’ persi non sapevo più cosa neanche cosa pensare. «Guardate che a volte è lo stesso treno che cambia nome». Non sempre, a volte. Bastava per accendere una luce nel buio della stazione. Tutti di nuovo a bordo del treno di prima con l’altoparlante che annunciava: «Benvenuti sul regionale 21706».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico