OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA - La rissa in due round: la provocazione, poi la vendetta. E chi le ha prese per prime - un ragazzo di 16 anni originario del Bangladesh - è stato poi quello che, alla fine, è stato denunciato perché addosso gli è stato trovato un coltellino con cui ha tentato di colpire i rivali che l’avevano schiaffeggiato. Cornuto e mazziato, insomma.
Ma non sarà l’unico a pagare caro la doppia zuffa andata in scena lunedì sera agli Archi: altri tre giovani verranno denunciati dai carabinieri. Uno è il fratello maggiore, gli altri sono due pakistani di 29 e 21 anni, finiti all’ospedale insieme a un terzo loro connazionale che non è stato identificato perché ha dato in escandescenze mentre era al Pronto soccorso ed è scappato.
Sono volati calci e pugni nella maxi rissa tra stranieri tra via Marconi e via Rupi.
I due fratelli bengalesi insieme ad altri amici (almeno due, secondo i primi riscontri) hanno organizzato la vendetta. Sarebbero andati in cerca della gang di pakistani per restituire gli schiaffi ricevuti dal 16enne che si è presentato armato di coltello. Il regolamento di conti ha preso subito una brutta piega. I due gruppi si sono scontrati, sono volati calci e pugni, mentre il ragazzo minorenne, a detta dei rivali, avrebbe estratto dalla tasca la lama per tentare di colpire i tre pakistani. Grazie al cielo, nessun colpo è andato a segno. Le sirene delle pattuglie di carabinieri e polizia hanno squarciato il silenzio della notte e soffocato la scena di violenza. Al loro arrivo, agenti e militari hanno trovato solo i pakistani a terra, insanguinati: uno aveva il volto tumefatto, gli altri presentavano ferite alle braccia.
Sono stati caricati in ambulanza per essere portati al Pronto soccorso di Torrette. Due di loro - un 29enne e un 21enne residenti ad Ancona - sono stati dimessi con alcuni giorni di prognosi. Il terzo, invece, in preda a una crisi di nervi, si è allontanato dall’ospedale prima di essere visitato. Nel frattempo, i carabinieri hanno dato la caccia ai rivali bengalesi. Rintracciarli non è stato difficile, dal momento che già conoscevano le generalità del 16enne e del fratello maggiore. Sono stati fermati agli Archi: il primo aveva in tasca il coltellino con cui ha tentato di colpire il gruppo avversario. Gli è stato sequestrato, lui ha rimediato una denuncia per il porto abusivo dell’arma e presto ne riceverà una seconda per rissa. Nelle prossime ore verranno denunciati anche il fratello e due dei pakistani, mentre le indagini proseguono per individuare gli altri protagonisti della notte da paura agli Archi.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico