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ANCONA - Corso Garibaldi come un boulevard alla francese. «Un grande viale» l’ha definito il consulente al decoro urbano, l’architetto Riccardo Picciafuoco, che ha elaborato l’idea progettuale per il restyling della passeggiata da mare a mare: dal Passetto al porto. Una proménade che dal Viale della Vittoria attraverserà piazza Cavour fino ad imboccare il Corso in un percorso caratterizzato da elementi di continuità. Uno su tutti: gli alberi, due file a comporre un lungo e ampio binario intervallato da isole di panchine. Si badi bene: «Isole - ribadisce Picciafuoco -, non singole panchine».
Perché nell’impianto progettuale dell’architetto c’è l’intento di favorire l’aggregazione. «E saranno anche dotate di alimentazione elettrica per la ricarica dei dispositivi: telefoni cellulari, tablet eccetera» puntualizza Picciafuoco. Isole smart, ma nulla a che vedere con quelle smantellate la scorsa primavera dalla precedente Amministrazione.
Dalla teoria alla pratica
Fin qui tutto bene.
Un’immagine rinnovata
Un primo esperimento “green” il Comune l’ha voluto effettuare proprio durante le festività natalizie con il posizionamento dei mini abeti lungo il Corso. Anche questa un’indicazione dell’esperto al decoro urbano per dare un’immagine rinnovata al centro in occasione degli allestimenti di Natale. Idea accolta con entusiasmo dalla Giunta, anche in funzione delle linee di indirizzo che Picciafuoco ha elaborato nel documento presentato la scorsa settimana al sindaco e all’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Tombolini. Ora il secondo step è la condivisione in Giunta e poi in maggioranza. Anche qui il nodo dei tempi: tra fine anno e i primi del 2024 negli auspici del sindaco. Così da poter lavorare subito alla preparazione del concorso di progettazione che, tra passaggi burocratici, occuperà qualche settimana. Dopodiché: pubblicazione del bando, graduatoria e assegnazione. Ecco arrivata la primavera, come preventivato dal sindaco. Una procedura che non dovrebbe subire intoppi. Mentre per la piantumazione degli alberi è necessario effettuare una verifica più approfondita sulle condizioni del sottosuolo.
I controlli
«Bisognerà controllare lo stato dei sottoservizi - precisa il sindaco -, avere contezza della situazione delle tubature idriche». Questa, ad oggi, potrebbe essere l’unica incognita. Se i sottoservizi risultassero ammalorati, allora l’avvio delle opere di restyling e decoro potrebbero subire slittamenti. Fermo restando che negli intenti del Comune l’orizzonte temporale per dare il via ai cantieri è fissato al 2025.
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Corriere Adriatico