Il record del tunisino irregolare: spaccio, evasione, poi la fuga mentre veniva portato in carcere. Arrestato 3 volte in 5 giorni

Il carcere di Montacuto
ANCONA - Arrestato tre volte in cinque giorni. È il record, in negativo, di un 37enne tunisino irregolare sul territorio italiano, ammanettato per la prima volta una...

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ANCONA - Arrestato tre volte in cinque giorni. È il record, in negativo, di un 37enne tunisino irregolare sul territorio italiano, ammanettato per la prima volta una settimana fa con l’accusa di spaccio di eroina, le altre due per il reato di evasione.

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Una mina vagante a cui hanno definitivamente messo un freno le Volanti della polizia l’altro ieri, quando hanno individuato il nordafricano al Piano per mettergli le manette ai polsi e portarlo nel carcere di Montacuto. Era ricercato perché, nelle ore precedenti, era riuscito – non sono chiari i contorni della vicenda – a divincolarsi dalla presa degli agenti proprio nei pressi del penitenziario, dandosi a una fuga forsennata. Ma andiamo con ordine. Il primo arresto risale allo scorso giovedì, quando il 37enne era stato bloccato dalla Squadra Mobile con un suo connazionale per il possesso di una trentina di grammi di eroina.

Il 37enne, dopo la direttissima e su disposizione del giudice, era stato collocato ai domiciliari, in un albergo non distante dalla stazione. Domenica, l’evasione: era stato fermato dalla polizia lungo la Flaminia e arrestato. Il giorno dopo, la direttissima ha confermato la misura cautelare dei domiciliari. Contando, però, i due arresti avvenuti nel giro di 72 ore e la pericolosità del 37enne, il giudice che aveva gestito la prima convalida (quella per spaccio) ha aggravato la misura, decidendo per il carcere. E così, l’uomo è stato tradotto verso Montacuto.

Qualcosa, però, sarebbe andato storto prima dell’ingresso nel penitenziario perché il 37enne è riuscito in qualche maniera a liberarsi dal controllo degli agenti, dandosi alla fuga per le campagne della frazione. Sono state immediatamente diramate le ricerche e tutti i luoghi potenzialmente frequentati dal tunisino sono stati battuti a tappeto. Alla fine, è stato trovato a stretto giro al Piano, dove aveva cercato rifugio da un amico. 

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Corriere Adriatico