Maltrattamenti e violenza domestica, fidanzato ammonito dal questore Capocasa. Se continua scatta la denuncia

Il questore Cesare Capocasa ammonisce un uomo che maltratta la fidanzata
ANCONA  - Per ora si è preso un ammonimento formale del questore, ma se dovesse continuare a maltrattare la compagna rischia guai più seri, come previsto dalla...

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ANCONA  - Per ora si è preso un ammonimento formale del questore, ma se dovesse continuare a maltrattare la compagna rischia guai più seri, come previsto dalla normativa del codice rosso contro la violenza di genere. Destinatario del provvedimento, firmato dal questore Cesare Capocasa, è un cittadino nigeriano, di circa 35 anni, individuato dopo una dettagliata istruttoria della divisione anticrimine come autore di condotte ascrivibili ai reati di maltrattamenti e violenza domestica nei confronti della compagna.

La notifica dell'ammonimento per maltrattamenti


L'ammonimento è stato notificato nei giorni scorsi e si è reso necessario  in quanto l’uomo, già pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, avrebbe posto in essere in essere una serie di condotte prolungate nel tempo, reiterate, di violenza fisica e psicologica, nei riguardi della parte offesa.
Il questore ha intimando al soggetto di interrompere ogni tipo di contatto e condotta lesiva nei riguardi della parte lesa, sua fidanzata. La misura di prevenzione nota come  "ammonimento del questore" costituisce un efficace deterrente volto a contrastare il fenomeno dei maltrattamenti, per evitare che degeneri in condotte aggressive, sia di tipo fisico che di tipo psicologico, a volte con esiti drammatici, come desumibile dalla cronaca quotidiana. «Rammentiamo che per azionare questo tipo di tutela - spiega la questura in una nota - la segnalazione non deve necessariamente provenire dalla vittima del reato, ma chiunque sia a conoscenza di situazioni di questa gravità, può  segnalare alle Forze dell’Ordine i maltrattamenti subiti dalla parte lesa». 

 

La Polizia di Stato, da sempre presente accanto alle donne, ricorda alle stesse che è possibile rompere la catena dei soprusi, della limitazione della libertà individuale, della sopraffazione psicologica, semplicemente chiedendo aiuto. Grazie a personale formato e competente è possibile attuare gli strumenti più efficaci e tempestivi per proteggere le vittime vulnerabili, ed assicurare loro un luogo sicuro ed una tutela reale.  «Il motto esserci sempre - spiega il questore Capocasa - è anche rispondere in maniera efficace alle istanze rivolte alle forze dell’ordine, come nel caso dei maltrattamenti o della violenza domestica, affinché ciascuna donna possa avere il diritto di essere Libera e di sentirsi se stessa senza condizionamenti o limitazioni».

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Corriere Adriatico