ANCONA - Settanta giorni d’esilio dai campi di calcio. Due mesi e spiccioli per riflettere sulla follia compiuta domenica scorsa quando un cartellino rosso gli ha fatto...
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Il difensore anconetano, 17 anni, è stato dimesso con una prognosi di 7 giorni. I genitori valutano se denunciare l’aggressore, come i familiari del compagno di squadra, anche lui 17enne, malmenato da un avversario durante il parapiglia finale: nel supplemento del referto, l’arbitro parla di «un calciatore di colore del Loreto» che «colpiva con un pugno» l’avversario, finito all’ospedale con un trauma cranico. L’autore della violenza non è stato individuato: indagherà la Procura Federale, a cui la Figc Marche ha trasmesso gli atti. La Ssd Osimo Stazione Conero Dribbling, nel condannare gli episodi, in una nota evidenzia che «i fatti sono stati generati da un gesto violento e istintivo compiuto da un singolo ragazzo della società ospite, che gli addetti di entrambe le società si sono adoperati per calmare il momento di tensione (prezioso è stato il contributo dei ragazzi stessi) e che tutti insieme si è tornati alla normalità in brevissimo tempo». Il club esprime «vicinanza e solidarietà ai propri tesserati rimasti lesi».
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Corriere Adriatico