Protesta in piazza Cavour: «I portici più brutti d'Italia, date una pulita»

Protesta in piazza Cavour: «I portici più brutti d'Italia, date una pulita»
ANCONA - «Di tutti i portici d’Italia, questi sono i più brutti. A livello igienico, a causa dei piccioni, è un disastro. Ma perchè devono essere...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - «Di tutti i portici d’Italia, questi sono i più brutti. A livello igienico, a causa dei piccioni, è un disastro. Ma perchè devono essere lasciati in questo stato?» Se lo chiedono, tra sospiri e rammarichi, i commercianti delle arcate di piazza Cavour, ormai da anni alle prese con il degrado (cronico) portato da writer, vandali, sporcizia e segni causati dal tempo. 

 

Le voci

«È almeno da metà agosto - afferma Orsolina Tiranti, della storica edicola che fa angolo con corso Mazzini - che segnalo il distacco di una striscia elettrica per far allontanare i piccioni, ma ancora non è venuto nessuno. Ho paura che possa verificarsi un corto circuito». In effetti, se si passa vicino al chiosco, si possono sentire delle scosse di corrente. «Guardi quel lampadario (pieno di guano e con sopra un piccione, ndr): ma che immagine vogliamo dare ai turisti? Perchè la nostra città deve essere trattata così? Il nostro sogno sarebbe avere dei portici come quelli di Bologna. Sono tanti anni che ci battiamo per un maggior decoro, ma da quando gestisco l’edicola (circa trent’anni, ndr) qui è sempre peggio. Da questi parti ci vorrebbe un agente della polizia locale in postazione fissa per vigilare su incivili e degrado». 
Il Festival Cafè ha inaugurato il primo agosto: «Alla mattina - dice la titolare Paola Pianti - apro alle 6.30 e dall’altra parte dei portici ci sono sempre due clochard. Non certo una bella scena. E combattiamo pure con le baby gang: due settimane fa, era pomeriggio, si sono seduti alcuni ragazzini ai tavolini esterni, senza consumare nulla. Avranno avuto tra i 12 e i 13 anni, stavano fumando una sigaretta. Li ho ripresi, dicendo che i tavoli erano riservati ai clienti. Mi hanno risposto con fare strafottente: “Noi facciamo quello che c... ci pare”. Solo quando mio marito ha detto che avrebbe chiamato la polizia se ne sono andati. Mi domando in che condizioni siamo costretti a lavorare. Perchè il sindaco non fa nulla per il decoro e la sicurezza? Non parliamo poi dei piccioni: chi passa rischia di trovarsi gli escrementi sulla testa. Insomma, il bilancio del primo mese di apertura lascia abbastanza a desiderare. Con l’arrivo dell’inverno e il buio penso che avrò paura a tenere aperto». 


«A livello d’igiene - le parole di Iolanda Censi dell’ottica Arabi - qui è un disastro, quando cammino guardo in alto per la paura dei piccioni. La pavimentazione è storica, teniamola pulita, togliamo via quelle gomme che si sono attaccate. Di certo, questi portici non sono attrattivi. E si sa, il degrado porta degrado. Se è un problema economico per la pulizia, troviamo una soluzione con il Comune e facciamo vivere piazza Cavour, servono eventi i centro, non può vivere solo la Mole». Le fa eco un cliente e residente del centro, Gianfranco Pantile: «Pechè non si riescono a pulire 50 metri? - si chiede -. È una vergogna, bisogna stare attenti a dove mettere i piedi: ma che biglietto da visita diamo ai turisti e ai croceristi?». Andrea Paternesi di Fagola/Fogola: «Il problema più spinoso? I piccioni. Basterebbe che il Comune pensasse a come risolvere questa situazione».

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico