Complesso residenziale all'ex "Pie Venerini": via libera al cantiere per 54 appartamenti

Complesso residenziale all'ex "Pie Venerini": via libera al cantiere per 54 appartamenti
ANCONA - Via libera della giunta Mancinelli alla trasformazione dell’ex complesso scolastico-religioso delle Pie Venerini, tra via Pesaro e via Scrima, che per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Via libera della giunta Mancinelli alla trasformazione dell’ex complesso scolastico-religioso delle Pie Venerini, tra via Pesaro e via Scrima, che per mezzo secolo ha ospitato la scuola materna ed elementare gestita dalle suore-maestre, il loro convento, la chiesa e un convitto.

 

È arrivato il sì dell’amministrazione comunale al permesso a costruire chiesto alla fine del 2020 dall’Immobiliare Scrima, per un progetto destinato a realizzare, tramite demolizione e ricostruzione, 54 appartamenti con balcone circondati da un’area verde e un anello fitness.

La convenzione

La delibera di giunta, che ora sarà sottoposta al consiglio comunale, approva anche lo schema di convenzione e le opere di urbanizzazione funzionali all’intervento - un’area verde e parcheggi ad uso pubblico - autorizzando la ditta titolare del progetto a realizzarle a scomputo degli oneri di urbanizzazione, per un importo di 147.781 euro.
L’immobiliare Scrima, dell’imprenditore fanese Fabrizio Sorcinelli, aspettava solo l’ultimo disco verde di Palazzo del Popolo per avviare il cantiere destinato a trasformare un luogo rimasto nel cuore degli anconetani, chiuso però da quasi 20 anni e diventato spesso un ricovero per clochard e sbandati. Al punto che il Comune aveva dovuto far murare porte e finestre per impedire le intrusioni. 
I lavori procederanno per fasi successive, partendo da uno dei tre edifici: previsti 18 mesi per la consegna dei primi 24 appartamenti, in parte già prenotati da potenziali acquirenti. Il progetto degli architetti Sergio Roccheggiani e Marco Battistelli darà una nuova forma al complesso costruito negli anni ‘50, animato da generazioni di scolaretti, suore e fedeli fino all’abbandono, a cavallo del nuovo millennio. 
Restava un lotto degradato da quasi 6mila mq, tra le vie Scrima e Pesaro, sulla collina che dal Piano sale verso Posatora. Con la demolizione e ricostruzione delle tre palazzine saranno ricavati 54 alloggi, di dimensioni variabili tra i 60 ai 130 mq. Il progetto allegato alle delibera di giunta prevede edifici «che rispondano ai migliori requisiti di efficientamento energetico e di sicurezza sismica costruiti secondo i principi della sostenibilità ambientale», con le pareti perimetrali dotate di cappotto termico e tinteggiate di bianco.
L’edificio più alto (19 metri) sorgerà su via Scrima, con due corpi scala separati, mentre al piano interrato di ogni palazzina verrà realizzata l’autorimessa.

Il giardino condominiale

Previsto anche un giardino condominiale con un percorso fitness da oltre 2mila mq e uno spazio pubblico di collegamento tra via Pesaro e via Scrima con giardinetti e giochi per bambini, al servizio anche del quartiere. 


Saranno contenti anche gli abitanti del quartiere, per il recupero di un’area degradata atteso da quasi vent’anni. Si era perso tempo con un primo tentativo di riqualificazione fermato dal crac, decretato nel dicembre 2015 dal tribunale di Pesaro, del primo acquirente del complesso. Il lotto era stato messo in vendita con un’asta fallimentare e se lo è aggiudicato, nel giugno 2017, l’imprenditore immobiliare Fabrizio Sorcinelli (origini fanesi e base operativa in Lussemburgo), pagando un milione e 370mila euro. L’investimento complessivo, tra lavori e oneri d’urbanizzazione, supera i nove milioni di euro.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico