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ANCONA «Mi diceva che ho un bel taglio degli occhi e che profumo di fragolina. Poi ha iniziato ad accarezzarmi la gamba, il braccio, il collo e mi ha chiesto di fare l’amore con lui, facendo presente che in genere prende 100 euro e non fa sconti, come se fosse un gigolò».
La testimonianza
A processo per violenza sessuale è finita una guardia giurata anconetana di 44 anni, ex dipendente di una società di vigilanza privata, che avrebbe approfittato di un turno di affiancamento di notte per provarci con la sua collega 30enne.
La 30enne è scoppiata in lacrime in aula. «Ero terrorizzata, volevo solo tornare in centrale, ma lui diceva: no, stai qui, anzi non devi parlarne con nessuno». Quindi l’avrebbe invitata a guidare l’auto di servizio, facendole imboccare una stradina senza sbocco e rischiando di farle fare un incidente. «Mi ha preso la faccia e mi ha messo la lingua in bocca mentre facevo retromarcia, per poco non sono finita contro il guardrail». La notte da brividi è terminata alle 7 con il ritorno in centrale. La 30enne ha deciso di denunciare il collega (assistito dall’avv. Paolo Mengoni), poi licenziato dalla società. Ieri hanno testimoniato anche 2 suoi ex colleghi che hanno confermato come l’imputato avesse il chiodo fisso delle donne e spesso fosse protagonista di comportamenti sopra le righe. Prossima udienza il 6 luglio.
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