ANCONA - Avrebbe gestito in maniera totalitaria tutte le entrate economiche della famiglia, impedendo alla moglie di vivere una vita indipendente e compiere qualsiasi spesa non...
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Se in sede civile si è aperta la causa di separazione, in quella penale è entrato nel vivo il processo che vede l’uomo, un operaio pugliese di 44 anni, imputato per maltrattamenti in famiglia perpetrati tra il 2011 e il 2016. Parte civile, la sua ex moglie di 5 anni più giovane, parte civile tramite l’avvocato Laura Catena. Ieri, davanti al giudice Paolo Giombetti, hanno sfilato come testi gli agenti di polizia che si erano occupati del caso e la psicologa del centro antiviolenza a cui si era rivolta la donna nel 2014, quando era ancora disoccupata. «In quel momento, il marito – ha detto la specialista – esercitava sulla donna una violenza psicologica molto forte, fatta di episodi svalutanti per la vittima scaturiti dal fatto che lei voleva iniziare a lavorare per rendersi autonoma e poter fare dei piccoli regali ai figli». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico