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ANCONA - La mancanza del piano di emergenza e di evacuazione costa la sospensione a un noto ristorante di Portonovo. Stop che non è ancora scattato perché l’Ispettorato del lavoro ha concesso una deroga fino a domani per salvaguardare l’attività del weekend ed evitare che i prodotti ittici, facilmente deperibili, debbano essere buttati.
Le contestazioni
In questo modo è stato scongiurato un danno economico considerevole ai titolari dell’esercizio commerciale. Il controllo congiunto delle forze dell’ordine è scattato venerdì da parte della Squadra Amministrativa della questura dorica insieme agli agenti dell’Ufficio Commercio della Polizia locale e all’Ispettorato del Lavoro.
L’ispezione
Nessun problema neppure dal punto di vista del rispetto delle condizioni igienico-sanitarie. L’unico difetto riscontrato è la mancanza del piano di emergenza e di evacuazione: per questo motivo ai titolari del ristorante è stata comminata una sanzione da 2.500 euro, con tanto di provvedimento di sospensione dell’attività, fino a quando non verranno ripristinate le condizioni di sicurezza o non verrà presentato il documento mancante. I titolari si sono subito giustificati e hanno spiegato che il piano di sicurezza c’è, ma è custodito dal loro commercialista di fiducia.
La difesa
«Ci sono stati dei controlli nei quali ci sono state contestate delle piccole irregolarità che saranno sistemate a breve dal nostro tecnico - spiegano i titolari del ristorante -. Siamo tranquilli rispetto al piano di sicurezza perché siamo in regola, così come siamo a posto con tutti i dipendenti». La sospensione non è scattata nell’immediato per non arrecare un danno economico all’attività, che si basa sulla somministrazione di pesce fresco che, altrimenti, sarebbe andato sprecato. Ma se entro domani i titolari non presenteranno la documentazione richiesta all’Ispettorato del lavoro o, in alternativa, non pagheranno la sanzione da 2.500 euro, il ristorante verrà chiuso.
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Corriere Adriatico