ANCONA - Ci mancava solo la serrata del parcheggio Pieri in questo caldissimo inizio estate, dove il Covid 19 continua a far parlare di sé, se non altro per le...
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Che hanno preteso la restituzione del pedaggio, prima di allontanarsi per altri lidi. A quel punto il titolare, Luigi Pieri, fra auto che volevano entrare ferme sulla provinciale ed altre che uscivano, ha deciso di chiudere. Una serrata in piena regola, conclusa quasi due ore dopo dietro l’intervento della Polizia Municipale chiamata a districare il caos sulla strada. «Non potevamo fare altrimenti- afferma Pieri- per due motivi: perché rimborsando i soldi ci si rimetteva considerando la tasse che comunque paghiamo a ogni ingresso, e perché francamente non era possibile lavorare in quelle condizioni. Poi abbiamo riaperto. Quello che è successo conferma che con la app qualcosa non funziona. Ad esempio chi vuole andare solo a pranzo nel ristorante di Mezzavalle come deve comportarsi?».
Al varco lo steward Davide Crispino spiega. «Abbiamo ordine di far scendere solo i prenotati. Aiutiamo chi è in difficoltà a connettersi, intervenendo manualmente, ma dobbiamo far rispettare le regole». A proposito di app sono stati quasi 21.000 gli accessi complessivi nelle due baie e questa cifra spiega i momenti di rallentamento del sistema anche a Portonovo nelle prime ore della mattinata- racconta il responsabile Angelo Abbate.
A Portonovo è stato un pienone, sia negli stabilimenti che nelle spiagge libere, dove ormai entra chiunque anche senza prenotazione, visto l’assenza di controlli. Solo qualche intervento per evitare gli assembramenti ma l’impressione è che ormai il distanziamento sociale sia una cosa superata, almeno al mare. Un dato esemplificativo: parcheggio della torre esaurito alle 7,30 (a qualcuno viene un dubbio: non è che in tanti rimangono anche la notte), quello del Lago Grande alle 8,30, parcheggio scambiatore a mezzogiorno. A Mezzavalle proteste per le centinaia e centinaia di imbarcazioni alla fonda. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico