Ancona, polveri sottili oltre i limiti di legge. Aria irrespirabile, scattano provvedimenti

Il traffico sulla Flaminia davanti alla stazione di rilevamento dell'inquinamento
ANCONA - C’è un motivo in più per restare a casa e il Covid non c’entra: l’inquinamento dell’aria ha raggiunto livelli insostenibili. Al...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - C’è un motivo in più per restare a casa e il Covid non c’entra: l’inquinamento dell’aria ha raggiunto livelli insostenibili. Al punto da rendere obbligatori provvedimenti da parte del Comune

LEGGI ANCHE

Perde il controllo del furgone e si schianta contro il muro all'interno di una galleria

 

che sono attesi per oggi.


I dati
È l’Arpam a evidenziare la criticità del momento che Ancona condivide con gran parte delle Marche e del resto di Italia. La concomitanza di fenomeni atmosferici - alta pressione, mancanza di precipitazioni, assenza di vento - e accensione dei termosifoni, insieme alla densità di automobili, hanno portato a cinque sforamenti consecutivi dei limiti di Pm10. Per quanto riguarda ieri sforamenti segnalati anche a Chiaravalle (53), Falconara Alta (60), Jesi (60). Fuori dai limiti di ieri anche le rilevazioni dell’ozono. 


Dall’Arpam confermano: «Tale situazione ha determinato per cinque giorni consecutivi il superamento del limite consentito di PM10 (50 µg/m3) rilevato dalle centraline fisse Arpam, a partire da quella di Ancona Stazione, dal 7 all’11 novembre». Livelli sempre alti (con l’asticella a 74, 92, 75 e 93 quando il limite è 50) ma che hanno toccato un record domenica con un 132 davvero significativo. Anche l’altra centralina, situata all’interno del parco della Cittadella, ha mostrato degli sforamenti sebbene in numero e misura minori: sono inaftti 3 nel medesimo periodo. Qui il picco è di 67 e si riferisce a mercoledì.


Dalla agenzia regionale per l’ambiente, infine, fanno sapere che «Arpam è in sollecito contatto con le autorità locali interessate, per informazione e supporto in merito ai provvedimenti del caso». Che non possono essere dilazionati, anche in considerazione del meteo che sebbene indichi qualche pioggia non è destinato a cambiare.

Il traffico 


«Il contesto degli sforamenti è generalizzato il tutto il Nord e Centroitalia» dice dal canto suo Michele Polenta, assessore comunale all’Ambiente. La conclusione: «Stiamo valutando alcune azioni per cercare di migliorare la qualità dell’aria ma è una situazione molto complessa». Già oggi potrebbero essere resi noti. Tra quelli che ovviamente sono sul tavolo c’è una limitazione al traffico delle auto: si tratta di capire fino a che punto ci si vorrà spingere. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico