Ancona, l'indagine della polizia Sgominata la banda dei falsi avvocati

La polizia giovedì notte in azione
ANCONA - Una città blindata dai maxi controlli della polizia. Il bilancio è di un arresto e 5 denunce.  ...

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ANCONA - Una città blindata dai maxi controlli della polizia. Il bilancio è di un arresto e 5 denunce. 

Nella rete dei controlli sono finiti due napoletani pizzicati mentre stavano per mettere a segno la classica truffa del finto avvocato. Nella sola giornata di mercoledì avevano contattato al telefono 4 anziani, uno in via Brecce Bianche, uno in via Michelangelo e due in via Pesaro, dove sono stati fermati dalla Mobile a bordo di un'auto. Preziosa la segnalazione degli arzilli nonnetti che hanno subito avvisato il 113 quando hanno ricevuto le telefonate sospette in cui i truffatori, fingendosi avvocati, chiedevano fino a 5mila euro per sistemare le pratiche relative a fantomatici incidenti accaduti a parenti delle vittime. I due napoletani sono stati denunciati per tentata truffa aggravata e continuata e allontanati per 3 anni da Ancona con un foglio di via. 
Un pericoloso latitante è stato arrestato al porto mentre stava per imbarcarsi verso l'Albania a bordo di una Fiat Panda: è un 41enne albanese (C.E.), uscito da poco dal carcere di Voghera dopo 16 anni per traffico di cocaina e già indagato per una sparatoria avvenuta negli anni '90 nel Comasco per un regolamento di conti. Era ricercato per un tentativo di estorsione ai danni di un imprenditore di Lecco. Il clandestino stava per darsi alla fuga quando la Mobile e la Polizia di Frontiera l'hanno intercettato su una banchina del porto. Ora è a Montacuto, dove dovrà scontare 13 anni per reati di stampo mafioso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico