Picchiato a sangue al semaforo da due giovani. Caccia agli aggressori, ripresi da una telecamera

Picchiato a sangue al semaforo da due giovani. Caccia agli aggressori, ripresi da una telecamera
ANCONA - Pestato a sangue, in mezzo alla strada, per un diverbio al semaforo. Calci e pugni in faccia, con una violenza inaudita. Il motivo? Banalissimo: un gesto di troppo...

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ANCONA - Pestato a sangue, in mezzo alla strada, per un diverbio al semaforo. Calci e pugni in faccia, con una violenza inaudita. Il motivo? Banalissimo: un gesto di troppo quand’è scattato il rosso, sembrerebbe.


 
E’ bastato poco a far perdere la testa a due giovani che viaggiavano su un’Audi A3. Sarebbero scesi, avrebbero aperto lo sportello dell’automobilista per poi scaraventarlo a terra e picchiarlo, sotto gli occhi di tanta gente che non si è nemmeno fermata. L’unico a prestare soccorso è stato un passante che ha assistito allo spezzone finale dell’aggressione-choc: il momento in cui i due giovani sono risaliti in auto per darsi alla fuga, accompagnati dalle urla di un paio di ragazze che viaggiavano con loro e li avrebbero implorati di fermarsi. 


Il testimone
«La cosa che mi ha impressionato di più, oltre all’episodio in sé, è il fatto che nessuno è intervenuto: c’erano tante auto, ma sono stato il solo a prestare aiuto a quel poveretto», racconta il testimone che ha chiamato il 118 e poi è stato ascoltato dalla polizia, intervenuta con le Volanti all’incrocio semaforico tra via Giordano Bruno e via Scrima. Al loro arrivo - erano circa le 15.30 - la vittima era ancora a terra, dolorante, una maschera di sangue sul volto. Gli aggressori, invece, erano già scappati vigliaccamente. 

Le immagini

Tuttavia, la loro fuga sarebbe stata immortalata dalle telecamere. Gli investigatori hanno già acquisito le immagini della videosorveglianza di un negozio che avrebbe ripreso l’intera scena. Il testimone è riuscito ad annotare solo la prima lettera della targa, oltre al modello dell’auto dei balordi: giovani sui 20-25 anni. Quello alla guida (che forse non ha partecipato al pestaggio, ma ha solo tentato di placare l’amico) aveva la carnagione chiara. L’altro, invece, aveva la pelle olivastra, alto 1,80. Con loro un paio di ragazze, sedute dietro, che urlavano. La vittima è italiano di circa 55 anni. E’ stato portato al Pronto soccorso di Torrette con una sospetta frattura al setto nasale, un sopracciglio spaccato e lividi ovunque. Per le botte subite gli si sono pure rotti gli occhiali. Dal dolore e dalla paura, faticava a parlare. «Da quello che ho capito, l’ho riferito anche alla polizia, sarebbe stato punito per un gesto di troppo - racconta il passante che l’ha soccorso -. Forse ha reagito nel momento in cui i ragazzi, che erano dietro di lui, gli hanno suonato perché non è passato quando il semaforo era arancione o forse perché non aveva messo la freccia. Ho sentito le urla e quando mi sono affacciato ho visto che strisciava a terra, ricoperto di sangue. Una scena agghiacciante, ma altrettanto grave è che nessuno si è fermato per aiutarlo». 

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Corriere Adriatico