Ancona, lite tra tre ragazze dell'Est Interviene la polizia, una denunciata

Ancona, lite tra tre ragazze dell'Est Interviene la polizia, una denunciata
ANCONA - Una banale diverbio tra tre giovanissime ragazze, tutte originarie dell’Est, si trasforma in una denuncia a piede libero per il reato di possesso di documenti di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Una banale diverbio tra tre giovanissime ragazze, tutte originarie dell’Est, si trasforma in una denuncia a piede libero per il reato di possesso di documenti di identificazione falsi.


Verso le 19 di ieri, due diciannovenni richiedevano l’intervento della polizia di Stato in quanto dopo una lite con una coetanea, ricevevano da quest’ultima delle minacce. Immediatamente interveniva in piazza Rosselli un equipaggio della Volante che trovava le due e la loro amica.

Le ragazze raccontavano ai poliziotti di essere state aggredite verbalmente dall’amica che richiedeva la restituzione della sua carta di identità dimenticata nel loro appartamento.

Le due giovani sottolineavano che tale comportamento violento era ingiustificato dal momento che le stesse si erano rese disponibili all’immediata restituzione, tanto che consegnavano agli agenti il documento.

Procedendo all’identificazione i poliziotti notavano che il documento tanto richiesto era palesemente falso, nonostante riportasse la foto originale della giovane.

Accompagnata presso gli Uffici della Questura veniva sottoposta ai rilievi foto dattiloscopici e denunciata. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico