Drone e geolocalizzatori per ricostruire la versione 3D della sparatoria in via Flavia

Iniziata la perizia per ricostruire la dinamica dei colpi esplosi dal poliziotto dopo la lite con il 21enne ferito

ANCONA - Un drone e dispositivi Gps per ricostruire in una versione tridimensionale la sparatoria di via Flavia, quella che lo scorso 22 gennaio ha portato al ferimento del 21enne...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Un drone e dispositivi Gps per ricostruire in una versione tridimensionale la sparatoria di via Flavia, quella che lo scorso 22 gennaio ha portato al ferimento del 21enne Nicolò Giommi per mano del poliziotto Alessandro Giordano, relegato ai domiciliari con l’accusa di tentato omicidio. È partita ieri poco dopo le 10 la perizia che la procura ha affidato al commissario Gaetano Rizza della Polizia Scientifica per cristallizzare, anche dal punto di vista virtuale, i momenti concitati della notte folle di via Flavia. 

 


L’analisi


L’obiettivo della procura, che per questo accertamento ha dato al perito 60 giorni di tempo, è ricostruire i movimenti delle parti coinvolte, i punti dove sono stati esplosi i colpi e la posizione del 21enne al momento del ferimento. Il primo proiettile era stato sparato in aria, il secondo aveva colpito Giommi alla coscia, all’altezza dell’inguine. Per ricostruire la scena in 3D il perito della procura ha utilizzato ieri dei dispositivi di geolocalizzazione e ha fatto sorvolare all’altezza di via Flavia 5 un piccolo drone. Inoltre, dove s’è scatenato il Far West sono stati segnalati sull’asfalto i punti dove sono partiti i colpi e la posizione di Giommi al momento degli spari. 


Tutte le acquisizioni rilevate ieri serviranno al perito per ricostruire la dinamica al pc e rendere l’idea di quanto avvenuto quella notte, dopo una litigio in discoteca intercorso tra il poliziotto e il 21enne. Il pm Marco Pucilli ha anche chiesto al perito di analizzare i residui di polvere da sparo sui pantaloni di Giommi, attraverso l’uso dei reagenti cromogenici. L’accertamento consentirà di valutare, per quanto possibile, la distanza dello sparo che ha ferito il 21enne, sottoposto a un doppio intervento chirurgico a causa della lesione riportata.

Sono altre due le perizie chieste dalla procura: una riguarda l’analisi dei cellulari di Giommi e Giordano. Per la procura, negli scambi di messaggi mandati da Giordano a Giommi prima della sparatoria ci sono le tracce della contestata premeditazione. «Venite qui se avete il coraggio, vi ammazzo tutti» avrebbe più volte detto il 40enne. C’è poi la perizia medico-legale per valutare l’entità della ferita. I legali di Giordano, intanto, hanno fatto ricorso al Riesame per chiedere una misura più tenue rispetto a quella dei domiciliari. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico