Giovane agli arresti domiciliari dà in escandescenze e inveisce anche contro la mamma

Giovane agli arresti domiciliari dè in escandescenze e inveisce anche contro la mamma
ANCONA - Durante la notte i poliziotti sono intervenuti nei pressi di via Pietralacroce su segnalazione di una donna impaurita per il comportamento del figlio che aveva...

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ANCONA - Durante la notte i poliziotti sono intervenuti nei pressi di via Pietralacroce su segnalazione di una donna impaurita per il comportamento del figlio che aveva dato in escandescenza.



La donna, italiana di circa 60 anni, riferiva agli operatori che suo figlio, italiano di circa 20 anni, aveva dato in escandescenza all'interno della loro abitazione ed aveva devastato l'appartamento.

Il ragazzo, in regime di detenzione domiciliare all'interno dell'abitazione che condivideva con sua mamma, non era nuovo a questo tipo di atteggiamenti e la donna riferiva che spesso avevano avuto dei litigi che però erano sempre stati solo verbali e, riferendo di non aver subìto alcun tipo di violenza da parte del figlio, si diceva solo preoccupata che, nell'occasione di ieri, il giovane potesse sfogare la sua rabbia anche verso di lei.


I poliziotti, una volta entrati dentro l'abitazione, appuravano lo stato di ansia e di agitazione del giovane che alternava momenti di pianto a momenti di isteria, proferendo frasi sconnesse e decontestualizzate. Inizialmente i poliziotti non riuscivano ad instaurare un dialogo con il ragazzo ma, dopo un pò, il giovane riferiva loro di aver avuto un momento d'ira durante il quale, non riuscendo a contenere la sua rabbia, si era scagliato contro il mobilio dell'appartamento. Nello specifico il giovane aveva danneggiato porte, finestre e specchi, scagliando stoviglie e suppellettili in ogni stanza della casa.


In considerazione del suo stato di agitazione e di alterazione i poliziotti allertavano personale sanitario che, una volta giunto sul posto, trasportava il ragazzo in ospedale per le cure del caso e dopo averlo tranquillizzatoi poliziotti lo riportavano a casa. 

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Corriere Adriatico