OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA C’è la svolta sulla palestra delle De Amicis. Lo ha annunciato ieri pomeriggio, in Commissione, l’ingegner Stefano Capannelli, dirigente dei Lavori Pubblici. «Martedì sera è arrivata la versione definitiva del nuovo progetto» è la tanto attesa notizia per l'intervento da oltre 300mila euro. Ma non è finita qui. «La prossima settimana cominceremo l’interlocuzione con la ditta per la ripresa dei lavori» aggiunge l’ingegner Francesco Paolucci, Edilizia scolastica.
Una data precisa ancora non c’è, anche se Capannelli spiega che «l’idea è di ricominciare per i primi di giugno così da svolgere i lavori più impattanti a scuola chiusa».
I tempi
Sono le parole che un’intera comunità scolastica aspettava dal giugno del 2023, quando la palestra appena edificata nel cortile delle De Amicis di corso Amendola fu demolita per problemi strutturali. «I pilastri in cemento armato erano inclinati verso la sommità ed abbiamo optato per la demolizione perché sarebbe stato inopportuno correggere un simile difetto per una struttura nuova» continua l’ingegnere. Tutti interventi, ovviamente, a carico della ditta che si è resa protagonista dell’errore. È proprio a questo punto che cominciano i problemi. «Il progetto è stato elaborato più volte per permettere le correzioni richieste» racconta Capannelli.
Ad occuparsi del disegno, un team di professionisti dell’Aquila. Tra l’altro, il nuovo progetto prevede anche una modifica alle dimensioni della palestra per permettere la conservazione di un cornicione storico della De Amicis scoperto a lavori iniziati. Strappata una promessa, però, i genitori delle De Amicis ne chiedono un’altra: trovare uno spazio esterno per permettere ai bambini di giocare in attesa della nuova palestra. «Faremo in modo di ricavare uno spazio in sicurezza» assicura Capannelli.
L’adeguamento sismico
Ancora qualche mese, dunque, ed il puzzle De Amicis sarà completo. Progettato nel 2018, l’intervento ha previsto anche l’adeguamento sismico del corpo storico della scuola, per un totale di circa 2,6 milioni di euro - inizialmente erano 3,5 milioni ma il Comune ha chiesto di rimodulare il suo contributo da 1,5 milioni (gli altri 2 arrivavano da un mutuo della Banca Europea degli Investimenti). «È una situazione che abbiamo ereditato ma ci siamo subito attivati per risolvere le criticità» commenta l’assessore alle Politiche educative Antonella Andreoli.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico