Ancona, il palazzo di giustizia cambia volto. Svolta green, servono dieci milioni

Ancona, il palazzo di giustizia cambia volto. Svolta green, servono dieci milioni
ANCONA Dieci milioni di euro per cambiare il volto del tribunale di corso Mazzini e abbracciare un’ottica green. Il progetto è stato illustrato ieri mattina al quarto...

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ANCONA Dieci milioni di euro per cambiare il volto del tribunale di corso Mazzini e abbracciare un’ottica green. Il progetto è stato illustrato ieri mattina al quarto piano del palazzo di giustizia dall’ingegner Corrado Cipriani del Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche Toscana, Marche e Umbria, davanti - tra gli altri - alla presidente Edi Ragaglia e al procuratore capo Monica Garulli. 

 


I tempi

Per la rivoluzione energetica, divisa in otto step, servono dieci milioni di euro. Fondi che il tribunale proverà ad intercettare con i finanziamenti del Pnrr. I tempi sono stretti e se si riuscisse ad ottenere i fondi, i lavori partirebbero entro febbraio 2024 per concludersi due anni dopo. Nel caso invece non dovesse essere finanziato il progetto, l’ingegner Cipriani ha ipotizzato uno spacchettamento degli interventi che sarebbero finanziati con i fondi messi a disposizione dal Ministero della Giustizia. Il cantiere avrà una consistenza complessiva di 25mila metri quadrati. Ma andiamo agli interventi. Sono tre gli obiettivi: migliorare la qualità del microclima all’interno del palazzo; ridurre i consumi energetici e ridurre il rischio incendio. 

Gli interventi

In sostanza, le opere che giganteggiano nel progetto consentiranno alla struttura di essere messa in totale sicurezza, riqualificata e resa più accogliente per tutti coloro che frequentano il tribunale. Una volta completato il recupero, si prevede la riduzione del consumo energetico del 34%, grazie al rifacimento della copertura con un pacchetto termico isolante che prevede 122KwH di impianto fotovoltaico. Inoltre, verranno sostituiti i controsoffitti pericolanti, sostituite tutte le plafoniere con lampade led, adeguato il sistema antincendio, l’installazione esterna di 6 colonnine per la ricarica di auto elettriche, sostituiti gli ascensori con nuovi apparecchi a basso consumo e recupero di energia in discesa. Infine, è prevista la riapertura dell’ingresso monumentale su corso Mazzini, questione su cui tanto si era battuto l’ex presidente Spinosa. Nel pacchetto di interventi, c’è anche la riqualificazione del box di guardia, della bussola di sicurezza e l’installazione di un ascensore che da corso Mazzini condurrà al piano terra del tribunale per favorire l’accesso e l’esodo dei disabili in caso di evacuazione di emergenza. Attualmente, è previsto un dislivello che non consentirebbe l’ingresso a chi fa difficoltà a deambulare. Saranno dunque cinque gli elevatori all’intero dell’edificio. Nel progetto è stato anche inserito l’adeguamento antincendio della struttura, prima nella zona degli uffici e poi - con un ulteriore intervento - nell’area che ospita gli archivi. 

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Corriere Adriatico