ANCONA Dieci milioni di euro per cambiare il volto del tribunale di corso Mazzini e abbracciare un’ottica green. Il progetto è stato illustrato ieri mattina al quarto piano del palazzo di giustizia dall’ingegner Corrado Cipriani del Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche Toscana, Marche e Umbria, davanti - tra gli altri - alla presidente Edi Ragaglia e al procuratore capo Monica Garulli.
I tempi
Per la rivoluzione energetica, divisa in otto step, servono dieci milioni di euro. Fondi che il tribunale proverà ad intercettare con i finanziamenti del Pnrr. I tempi sono stretti e se si riuscisse ad ottenere i fondi, i lavori partirebbero entro febbraio 2024 per concludersi due anni dopo. Nel caso invece non dovesse essere finanziato il progetto, l’ingegner Cipriani ha ipotizzato uno spacchettamento degli interventi che sarebbero finanziati con i fondi messi a disposizione dal Ministero della Giustizia. Il cantiere avrà una consistenza complessiva di 25mila metri quadrati. Ma andiamo agli interventi. Sono tre gli obiettivi: migliorare la qualità del microclima all’interno del palazzo; ridurre i consumi energetici e ridurre il rischio incendio.
Gli interventi
In sostanza, le opere che giganteggiano nel progetto consentiranno alla struttura di essere messa in totale sicurezza, riqualificata e resa più accogliente per tutti coloro che frequentano il tribunale.