L'Ocean Viking arriva stasera al porto di Ancona: ecco dove verranno accolti i migranti

L'Ocean Viking arriva stasera: corsa contro il tempo per accogliere i migranti
ANCONA  - L’emergenza non conosce tregua, sovverte gli schemi, costringe la macchina dei soccorsi a repentini cambi di programma. La corsa contro il tempo per garantire...

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ANCONA  - L’emergenza non conosce tregua, sovverte gli schemi, costringe la macchina dei soccorsi a repentini cambi di programma. La corsa contro il tempo per garantire un’adeguata accoglienza ai 110 migranti - tra cui 2 donne e 25 minori non accompagnati - è divenuta ancor più affannosa ieri, quando si è appreso che l’Ocean Viking, l’imbarcazione di Sos Méditerranée che ha soccorso 37 profughi (23 uomini, due donne e 12 minori) da un gommone al largo della Libia, sarebbe arrivata già stasera (anziché domani). L’attracco è previsto per le 20 di oggi.

 

 

Quanto alla Geo Barents, l’altra nave umanitaria gestita da Medici Senza Frontiere con a bordo 73 migranti (tutti uomini, 13 sono minorenni) strappati dalla furia del mare, solo oggi si avranno indicazioni certe. «Stiamo affrontando onde alte fino a 2 metri e mezzo. A causa del maltempo dovremmo arrivare ad Ancona nel pomeriggio di domani» ha spiegato Fulvia Conte, responsabile dei soccorsi. Ma le condizioni meteo-marine dovessero peggiorare, lo sbarco potrebbe slittare alla notte o addirittura a giovedì mattina. 


I preparativi


Alla banchina 22, dove attraccheranno le due navi cariche di disperazione e di speranza, fervono i preparativi per l’allestimento dell’hub. «Stiamo organizzando quest’area per garantire un’accoglienza funzionale e dignitosa allo sbarco dei migranti - ha spiegato l’assessore regionale Stefano Aguzzi -. Come Protezione civile regionale siamo stati coinvolti dalla Prefettura sabato mattina. Queste emergenze sono gestite a livello nazionale e coordinate con le Prefetture locali: nella riunione con il prefetto Pellos, che ringrazio per la correttezza, siamo stati investiti del compito di allestire un punto di prima accoglienza, attrezzando la banchina 22 con 5 container in cui verranno fatti i controlli personali e sanitari dei migranti, con un’area accoglienza riscaldata, servizi igienici, distribuzione dei pasti e dei kit di prima assistenza».

Protezione civile e Croce Rossa

Con la Protezione civile collaborerà la Croce Rossa Italiana che metterà a disposizione medici, infermieri e volontari. La Questura fornirà personale e strumenti per garantire la sicurezza e i servizi relativi alle pratiche dell’immigrazione. Presenti anche i sanitari dell’Usmaf che eserciteranno la vigilanza transfrontaliera per ridurre il rischio di introduzione di malattie infettive nel territorio nazionale e somministreranno i vaccini obbligatori. Un’emergenza assoluta, dipinta sui volti di 110 profughi che negli occhi e sulla pelle portano i segni di guerre, carestie, torture perpetrate nei campi di detenzione libici.

Identificazioni, visite e trasferimenti

Uomini, donne, ragazzini in fuga dall’orrore della loro terra, dalle persecuzioni, dalla miseria. Ancona è la loro ciambella di salvataggio, ma pochi resteranno qua: un’ampia fetta verrà assegnata alla rete d’assistenza nazionale, anche perché i Cas (Centri di accoglienza straordinaria) provinciali sono quasi al completo (assistono già 880 migranti). «I migranti verranno identificati, visitati e dislocati in altre regioni: non rimarranno tutti da noi» conferma l’assessore Aguzzi. «Attendiamo aggiornamenti dal Ministero degli Interni, noi faremo ricorso a tutte le risorse disponibili nel territorio - assicura il prefetto Pellos -. Per i minori a bordo delle due navi stiamo cercando delle strutture adeguate, certo non li lasceremo soli».

«La destinazione di queste persone, nell’ambito del sistema di accoglienza nazionale, spetta al Governo, dal quale attendiamo notizie - spiega il sindaco Valeria Mancinelli -. Le operazioni di prima accoglienza, identificazione e accertamento sanitario si svolgeranno a bordo delle navi e sulla banchina 22. Bisogna essere attenti alle possibili variabili in relazione allo sbarco, ma mi sento di dire che non dovremmo avere particolari criticità». 

 

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Corriere Adriatico