Nudo sul tetto, due crocerossine per salvarlo dal suicidio: «Le ha chieste lui». Poi sedato e ricoverato

Nudo sul tetto minaccia di buttarsi: paura in via Dalmazia. Sul posto vigili del fuoco, carabinieri e 118
ANCONA -  Prima di decidersi a scendere dal tetto del palazzo a tre piani in via Lamaticci ad Ancona, ha fatto capire a forze dell'ordine e sanitari che avrebbe voluto...

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ANCONA -  Prima di decidersi a scendere dal tetto del palazzo a tre piani in via Lamaticci ad Ancona, ha fatto capire a forze dell'ordine e sanitari che avrebbe voluto essere soccorso da personale di sesso femminile. Così i carabinieri hanno chiamato due giovani crocerossine accorse sul luogo del tentato suicidio e le ha fatte arrivare sul balcone di un palazzo adiacente. Alla loro vista l'uomo, salito sul tetto completamente nudo, si è avvicinato mentre i militari dell'Arma lo accerchiavano lentamente fino a bloccarlo, dopo quattro ore di trattative estenuanti. Così sono riusciti a trarre in salvo l'uomo di 35 anni che alle 17 era salito nudo sul tetto di un'abitazione in via Lamaticci ad Ancona. Sono stati attimi di tensione perchè l'uomo minacciava di buttarsi di sotto. 

Si è arrampicato nudo sul tetto

L'allarme è scattato subito e sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, i carabinieri, ambulanza e automedica del 118. Dalle informazioni raccolte sul posto sembra che l'uomo si sia prima arrampicato sulla palazzina, spaccando qualche finestra e un portone, e poi sia riuscito a raggiungere il tetto. In evidente stato di agitazione, si muoveva avanti e indietro sul tetto e  per quattro ore ore i carabinieri ed i sanitari hanno cercato un contatto con lui, che non parlava, per tentare di calmarlo e di farlo scendere per metterlo in salvo.

I militari e l’uomo, in piedi sulle tegole di un tetto privo di qualsiasi protezione, negoziavano fino alle 20.30 circa, convincendo il soggetto a desistere dall’intento, dopo che lo era più volte inciampato, cadendo dalla copertura del palazzo adiacente per un’altezza di circa un piano. Una volta immobilizzato sulla copertura, veniva sedato sul posto da un medico del 118, per farlo scendere in piena sicurezza: nella lunghissima trattativa, sul posto si è accalcata una folta schiera di curiosi, tenuta a distanza dal palazzo con  un cordone di sicurezza, operato da altri carabinieri e dai vigili del fuoco intervenuti. L’uomo, accompagnato in ospedale privo di sensi a causa della massiccia sedazione, è stato avviato a trattamento sanitario obbligatorio 

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Corriere Adriatico