ANCONA - Impauriti, minacciati e come se non bastasse costretti a fare le ore piccole. Ecco quello che deve subire un gruppo di residenti di largo Belvedere, a due passi da...
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Ogni sera la stessa storia: urla, canti e bottiglie scolate che di solito finiscono in pezzi nei pressi dell'altalena o lungo i sentieri presenti nell'area verde. Un angolo di Ancona finito nel più totale abbandono, ma da questi parti guai ad alzare la voce, tanto meno a provare a riprendere questi ragazzini terribili. Per avere la controprova basta fare un giro in zona per rendersi conto della situazione ed ascoltare chi abita da queste parti che non sa più a quale santo votarsi per avere un minimo di tranquillità soprattutto dopo una certa ora.
Una situazione che sembra essere sfuggita di mano, come racconta una signora le cui finestre della camera si affacciano proprio in direzione del parco: " Mio marito spesso e volentieri è costretto a dormire sul divano per evitare di fare la notte in bianco. Un paio di volte ho cercato di riprenderli dopo l'ennesima bottiglia lanciata verso la fontana. Uno a brutto muso mi ha detto che da poco avevo cambiato la macchina e che dovevo fare attenzione al parcheggio. Le istituzioni ci hanno abbandonato per non parlare poi dei controlli da parte delle forze dell'ordine. Per quale motivo i servizi sociali non intervengono? In fin dei conti stiamo parlando di un gruppo di minorenni dediti al consumo dell'alcol". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico