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ANCONA - Notte Bianca sì, Notte Bianca no. Corso Amendola col fiato sospeso, adesso tira un sospiro di sollievo. Accordo trovato con il Comune. In extremis. Gli operatori se la sono vista brutta. Hanno rischiato di rimanere a bocca asciutta, mentre i colleghi del centro facevano festa.
La svolta
Ieri, durante un incontro tra gli operatori, voluto da Confartigianato e al quale hanno preso parte anche il presidente Paolo Longhi e il referente comunale Luca Casagrande, si è arrivati alla conclusione della vicenda.
La proposta
«Abbiamo lavorato per arrivare ad un’iniziativa che coinvolgesse tutti gli imprenditori. Grazie anche alla disponibilità del Comune, perché solo confrontandoci, e con una programmazione condivisa, si può rendere attrattivo il centro città con eventi diffusi e rilanciare il capoluogo come un luogo bello e piacevole da vivere da parte di tutti, giovani e famiglie» dicono Longhi e Casagrande. L’assessore ai Grandi eventi Angelo Eliantonio sembrava scettico nei confronti di un maxi spettacolo anche in corso Amendola, visti i tempi stretti e le spese da sostenere. Tanto che la migliore delle ipotesi avrebbe intravisto una compartecipazione economica tra operatori e Comune. Accordo che probabilmente è stato trovato proprio in questa chiave. E che ha messo d’accordo tutti. Dunque la Notte Bianca si estende anche a corso Amendola, dove per sentirsi calati a pieno nel mood dell’evento, è stato anche consigliato ai partecipanti di indossare almeno un indumento di colore bianco. E bianchi saranno anche tutti gli allestimenti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico