Scuola da ballo trasformata in locale pieno di ragazzini, scatta il sequestro. Indagato il titolare

La polizia davanti al locale all'Aspio
ANCONA - Non era una palestra per la danza né tantomeno un circolo privato ma un locale di spettacolo ed intrattenimento, dove si assembravano numerosi avventori, molti dei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Non era una palestra per la danza né tantomeno un circolo privato ma un locale di spettacolo ed intrattenimento, dove si assembravano numerosi avventori, molti dei quali minorenni.

Nei confronti del locale, il Clan Dancing Club all'Aspio, è scattato quindi un sequestro preventivo emesso dalla procura della Repubblica di Ancona e notificato dagli agenti di polizia della squadra di polizia amministrativa della questura e del commissariato di Osimo.

 

LEGGI ANCHE


La procura della Repubblica, infatti, dopo controlli amministrativi alla struttura, effettuati sia su delega che d’iniziativa dalla polizia di Stato e dai vigili del fuoco del Comando provinciale di Ancona, ha ritenuto che il locale in questione fosse surrettiziamente utilizzato per fini di lucro del tutto divergenti rispetto a quelli cui era originariamente destinato e dunque divenuto luogo assolutamente inadeguato e oggettivamente pericoloso per la pubblica incolumità.

Il titolare del Clan Dancing Club è indagato per apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimentola (art. 681 del codice penale). Le condotte sono state dunque giudicate «disinvolte e disinibite, in dispregio della normativa di settore e poste in essere senza alcun timore e ancorché minima cautela». 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico