Ancona, i reclutatori delle squillo Nei guai titolari e dipendenti di night

Ancona, i reclutatori delle squillo Nei guai titolari e dipendenti di night
ANCONA - Giovani e avvenenti ragazze romene e brasiliane reclutate con l'inganno in patria e costrette prostituirsi con i clienti in night marchigiani. Sarebbe accaduto in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Giovani e avvenenti ragazze romene e brasiliane reclutate con l'inganno in patria e costrette prostituirsi con i clienti in night marchigiani. Sarebbe accaduto in molti locali notturni di Ancona, Macerata e Ascoli Piceno almeno fino all'aprile del 2008: ieri la vicenda è approdata davanti al gup Francesca Zagoreo e 44 persone rischiano un processo per la pesante accusa di associazione per delinquere.


La procura del capoluogo ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati tra gestori e titolari di night e di società collegate, presunti prestanome, dipendenti dei locali notturni, accompagnatori delle ragazze, reclutatori e finanziatori. L'udienza è però slittata al 28 gennaio per difetti di notifica. Si tratta di accuse tutte da valutare e che dovranno passare dal filtro dell'udienza preliminare. Gli imputati respingono gli addebiti e le difese contano comunque di ridimensionarli e di dimostrare l'estraneità ai fatti contestati dei propri assistiti. Il presunto sodalizio criminale, secondo l'accusa, era finalizzato al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina delle giovani in Italia - anche attraverso il porto di Ancona -, allo sfruttamento della prostituzione delle ragazze in molti night delle Marche oltre a farle lavorare nei locali nonostante si trovassero sul territorio in stato di clandestinità. Il ruolo di promotori e organizzatori, l'accusa lo attribuisce a Roberto Monti, di Macerata, titolare del 'Gruppo Monti' costituito da molte società proprietarie di locali notturni, Stefano Mancini, di Tolentino, allora gestore del night 'Josephine' di Castelfidardo e Giuliano Attili, di Camerino, allora gestore dei night 'Gioia' di Civitanova Marche e Nirvana di Porto d'Ascoli. Ma il maxi giro di prostituzione, sostengono gli inquirenti, riguardava molti altri night tra cui il Sesto Senso di Grottammare, il Bollicine di Civitanova Marche, il Play di Porto Recanati, l'Eden di Morrovalle, il Millennium di Massa Fermana, l'Escada a Lido di Fermo e il Bella Bimba a Porto San Giorgio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico