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ANCONA - L’unico punto fermo per ora è l’aggiudicazione del bando per installare le luminarie. Il resto del pacchetto-Natale, dalla ruota panoramica alla pista di pattinaggio su ghiaccio dai mercatini alle iniziative per i bambini, resta in freezer visto l’attuale decreto e lo spettro del lockdown.
Così come per ora non c’è traccia delle manifestazioni che in passato hanno tirato la volata al Natale in città: dal Mercato europeo a Choco Marche, dalla Fantafiera ad altri appuntamenti di piazza Pertini.
L’accensione delle luminarie è stata programmata per sabato 28 novembre, ma la festa in piazza Roma, sotto il grande abete, rimarrà un ricordo del passato. Le installazioni decoreranno corso Garibaldi, corso Mazzini e le strade di collegamento, saranno illuminate anche via degli Orefici, corso Amendola, via Piave, largo Cappelli, via Matteotti, via della Loggia, via Gramsci, via Pizzecolli, piazza del Papa, via Cristoforo Colombo, corso Carlo Alberto ed altre strade del Piano. Non mancherà l’abete di 12 metri in piazza Roma, altri verranno collocati dalle Palombare, a Posatora passando per gli Archi e le Brecce Bianche. E ogni frazione avrà il suo abete luminoso. Verranno montati anche tre archi scintillanti: l’ormai classico in piazza Cavour, uno in piazza Stamira e uno in corso Garibaldi (lato piazza della Repubblica).
Fino al 31 gennaio, salvo diverse indicazioni governative, resteranno operativi i dehors autorizzati nei mesi scorsi dal Comune. Ma nel momento in cui cesserà lo stato d’emergenza i dehors che insistono nell’area delle 13 Cannelle, ora autorizzati, dovranno tornare a rispettare le fasce annuali previste, ovvero l’apertura dall’1 aprile al 31 ottobre. L’assessore al commercio Sediari e le categorie stanno invece discutendo sulla modifica del regolamento dei dehors per implementare l’abaco delle dotazioni con l’aggiunta delle paratie per permettere una fruizione migliore anche d’inverno. E lo stato attuale dovrebbe essere previsto sino al 31 dicembre 2023 per dare certezza sugli investimenti. Mentre le categorie spingono per ottenere una proroga sino al 2025.
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Corriere Adriatico