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ANCONA - Per ora i tornelli per contingentare il numero delle presenze in piazza del Papa restano un’ipotesi. Ma potrebbe tornare d’attualità se le misure prese finora da Comune e forze dell’ordine non saranno ritenute sufficientemente valide per tenere sotto controllo la movida.
A fare il punto in Consiglio comunale è stata ieri mattina il sindaco Valeria Mancinelli rispondendo all’interrogazione di Francesco Rubini (Aic) che ha chiesto delucidazioni in merito alla «possibilità di istallare tornelli o altri dispositivi di controllo per contingentare le presenze in piazza del Papa, o addirittura, selezionare all’ingresso in relazione della presenza o meno di alcolici al seguito».
Il dibattito
«Nelle occasioni in cui ci si è riuniti, su convocazione del prefetto, al tavolo del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica - ha affermato il sindaco - quando si è affrontato il tema dei fenomeni di difficile convivenza civile, collegati o collaterali alla fruizione notturna in particolare, ma non solo, di piazza del Papa, il tema del contenimento numerico e del controllo del tipo di frequentazione di quello spazio, è stato trattato. Sono state prese in considerazione diverse ipotesi, compresa quella a cui fa riferimento il consigliere Rubini, ma non è stata selezionata come concreta proposta da portare avanti - ha specificato la Mancinelli - Dunque non ha avuto né gli approfondimenti istruttori dal punto di vista della praticabilità, né una discussione deliberativa. Non è all’ordine del giorno al momento». Gli effetti collaterali della movida, in particolare in piazza del Papa, continueranno ad essere monitorati così come «sono soggette a verifica le misure finora adottate da Comune, prefetto e Questura - ha aggiunto il sindaco - Se da qui a qualche mese la valutazione fosse insufficiente, si dovrà ragionare sulla loro modifica e sull’introduzione di altre misure».
La replica
«Invito l’amministrazione a cogliere comunque il problema profondo che c’è sulla mancanza di spazi di aggregazione e sul tema del divertimento notturno, spesso descritto solo in chiave negativa - ha affermato il consigliere Rubini nella sua replica - sono argomenti che andrebbero posti al centro del dibattito politico. L’ordine pubblico è in capo alle autorità, poi però c’è la sfida del dare ai giovani le occasioni per la socialità e il divertimento. Sono proprio questi gli antidoti a situazioni spiacevoli».
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Corriere Adriatico