La movida è sotto chiave: stretta progressiva su alcol, musica e orari in piazza del Papa

La movida è sotto chiave: stretta progressiva su alcol, musica e orari in piazza del Papa
ANCONA - Il giro di vite sarà graduale: si partirà con restrizioni meno invasive per arrivare, se necessario, a provvedimenti più forti. Il numero chiuso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Il giro di vite sarà graduale: si partirà con restrizioni meno invasive per arrivare, se necessario, a provvedimenti più forti. Il numero chiuso sarà l’extrema ratio: una misura caldeggiata dal questore ma al momento tenuta in congelatore, a cui si ricorrerà nel caso in cui la movida dovesse finire di nuovo fuori controllo o per contingentare eventi di massa capaci di richiamare una platea superiore alla capienza, stimata in non più di 2mila unità. Piazza del Papa vuole darsi delle regole in vista del ritorno alla normalità dopo il Covid per scongiurare un ritorno al passato fatto di chiusure e sanzioni.

 


Il summit

La via d’uscita dalla pandemia richiede misure anti-caos che sono state affrontate ancora una volta dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato mercoledì in prefettura, a cui hanno partecipato, oltre ai vertici delle forze dell’ordine, anche il Comune con l’assessore Stefano Foresi, la comandante della polizia locale Liliana Rovaldi e i rappresentanti delle associazioni di categoria. La stretta procederà per step e dovrebbe trovare compimento a partire dai primi giorni di marzo. I provvedimenti, però, entreranno in vigore solo dopo un confronto con gli operatori, a cui si chiederà massima collaborazione per raggiungere l’obiettivo comune: una movida più ordinata nel salotto della città. Il patto d’acciaio verterà su alcuni punti fondamentali. Il primo: un orario di chiusura uniforme per tutte le attività di piazza del Papa perché ancora oggi c’è chi abbassa le serrande molto (troppo) tardi. E allora, l’input che arriva dal Comitato prefettizio è la chiusura alle 2 per tutti, senza eccezioni. 

Alcol e decibel

E poi c’è la musica, altro elemento di scontro tra residenti e commercianti. L’orientamento è di ridurre i decibel e far rispettare tassativamente una prescrizione che già è contemplata dal regolamento comunale: lo stop alla musica allo scoccare della mezzanotte. Terzo punto: l’alcol, causa scatenante delle risse che hanno sconquassato il centro storico l’estate scorsa e che hanno prodotto una raffica di denunce e Daspo urbani a carico di ragazzini violenti. Il freno ai baby bulli passa anche da una limitazione della somministrazione di drink: se, come pare, i provvedimenti valutati in sede di Comitato di sicurezza diventeranno effettivi tra poche settimane, l’asporto di bevande alcoliche verrà vietato a partire dalla mezzanotte, orario dopo il quale sarà consentito esclusivamente il servizio al tavolo, ovviamente fino all’orario di chiusura delle 2. L’obiettivo? Evitare che orde di ragazzini ubriachi attraversino la piazza da un lato all’altro con il bicchiere in mano, creando scompiglio e potenziali pericoli.

La sinergia

Quanto punto-cardine: la sicurezza integrata. Il prefetto Darco Pellos, nel complimentarsi con il questore e con i vertici delle forze dell’ordine per i risultati raggiunti in termini di prevenzione e repressione della microcriminalità giovanile, ha ribadito l’importanza di un controllo partecipato del territorio, anche attraverso il ricorso dei commercianti alla vigilanza privata. In piazza del Papa verranno confermati i pattugliamenti serali nel weekend, ma al tempo stesso si prevede l’impiego di una guardia giurata ogni tre esercizi pubblici per monitorare meglio la movida e garantire anche il rispetto delle norme anti-Covid, fino a quando persisterà lo stato d’emergenza. L’idea di una piazza a numero chiuso non verrà abbandonata, ma richiede uno studio approfondito per essere messa in pratica: al contingentamento si arriverà quando verranno organizzati eventi di massa o se i baby delinquenti, come nessuno si augura, dovessero di nuovo prendere il sopravvento della piazza. 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico