ANCONA - E' morto stamattina Francesco Di Leo, il bodyguard di 43 anni che si è dato fuoco nell'atrio del Tribunale dei minori delle Marche qualche giorno dopo un...
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L'uomo, subito dopo il gesto era stato ricoverato in condizioni disperate nell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona. Il bodyguard, di origini pugliesi, ma residente a Pesaro, impegnato saltuariamente come buttafuori, era seguito dai servizi sociali. Doveva partecipare all'udienza di contestazione dell'azione esercitata dal pm, in cui lui e la madre del bambino avrebbero potuto esporre le loro ragioni, fissata tra qualche giorno. Una prospettiva che all'uomo non deve essere piaciuta: nel primo pomeriggio diell'altroieri era partito da Pesaro in scooter diretto ad Ancona, dopo avere postato un messaggio su Facebook: "Addio, amore di papà". Era entrato una prima volta nell'atrio del Tribunale, in via Cavorchie nel centro storico del capoluogo, e ha chiesto dei Servizi sociali: gli uffici però erano chiusi. L'uomo era uscito ed era rientrato subito dopo con due bottigliette piene di benzina che in parte si è rovesciato addosso, per poi darsi fuoco. Le fiamme erano state spente dall'addetto alla security con l'estintore in dotazione ed era stato trasportato immediatamente in ospedale: il bollettino medico di ieri parlava di estese ustioni e conseguenti gravi compromissioni cardiocircolatorie e respiratorie. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico