Addio Marisa, regina della baia: un'onda di ricordi e di emozioni per la storica cuoca di Portonovo

Marisa Dubbini e i suoi familiari
ANCONA - Un’onda infinita d’affetto per Marisa che non c’è più. Un dolore grande come il mare che tanto amava Maria Luisa Dubbini, per tutti...

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ANCONA - Un’onda infinita d’affetto per Marisa che non c’è più. Un dolore grande come il mare che tanto amava Maria Luisa Dubbini, per tutti Marisa, figlia della mitica Emilia, pioniera dell’accoglienza turistica di Portonovo, morta a 84 anni. «Ricordo quando dalla torre andavamo a prendere l’acqua alla fonte, dopo c’erano Emilia e Marisa, con il nostro somaro Pippo - si commuove Sandro Rocchetti, storico pescatore della baia -. E quando, in viaggio di nozze con mia moglie Marina a Portonovo, Marisa ci lasciò il caffè e la colazione davanti alla torre. E l’omaggio floreale che Marisa e suo marito Franco mi hanno lasciato sempre alla torre quando mia moglie è scomparsa».

 

«Marisa era una di noi, molto vicina ai pescatori- continua Rocchetti -. Generosa, semplice, umile, ha sempre sostenuto il mosciolo, preparandolo in diversi modi, soprattutto con gli spaghetti, la sua specialità». Altri flash. «Il pomeriggio che venne da lei Carlo d’Inghilterra, nel 1986, la baia era letteralmente blindata. Io ero in mare, a pescare, e quando tornai a riva feci fatica a spiegare a due poliziotti che avevo un capanno proprio vicino al ristorante Emilia. Ricordo che quando Marisa e Franco si sposarono vennero a Roma, dove studiavo, in viaggio di nozze e insieme andammo a cena ai castelli. Franco conserva ancora il tappo della bottiglia di quella sera».

«Io sono arrivato fra gli ultimi- racconta Marcello Nicolini, del Laghetto - e per me è stata subito un riferimento prezioso. Una mamma. Prodiga di consigli e insegnamenti. Semplicità e naturalezza le caratteristiche, che usava anche per preparare i suoi piatti. Ricordo la sua gioia quando nacque il Consorzio La Baia. Lei credeva molto all’unità fra tutti noi». «Impossibile non innamorarsi dei suoi spaghetti con i moscioli- sospira l’ex sindaco Fabio Sturani -. Grande personaggio, capace di allargare l’orizzonte di Portonovo al mondo». «Marisa aveva sempre il sorriso sulle labbra», la pennellata di Aldo Amleto Roscioni, mentre per Fabrizio Giacchetti «era nata per stare con la gente, vera erede di mamma Emilia». 


Lacrime agli occhi anche per il bagnino Franco Boriani: «Ogni volta che io ed Edoardo uscivamo con il gommone per un salvataggio lei rimaneva sulla veranda del ristorante ad aspettare il nostro ritorno». C’è anche l’ex capitano biancorosso Massimo Gadda: «Nel periodo della grande Ancona eravamo di casa nel suo ristorante, ancora ci torniamo in estate. Portonovo perde una regina, una persona meravigliosa. Grazie di tutto Marisa, riposa in pace». La carezza del figlio Edoardo: «La sua semplicità ha contagiato tutti, anche i tanti vip che l’hanno conosciuta. Mi hanno sempre colpito le sue battaglie e la sua schiettezza. Con lei la gente si sentiva a casa propria». I funerali, officiati dal cardinale Edoardo Menichelli, amico di famiglia, si svolgeranno oggi alle 14,30 a Portonovo, nella piazzola dell’elisoccorso dietro al ristorante Emilia.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico