Molestie in piazza: il giovane somalo accusato anche di violenza sessuale

Molestie in piazza: il giovane somalo accusato anche di violenza sessuale
ANCONA - Altre indagini e una posizione che si aggrava. Da ubriachezza molesta a violenza sessuale: si aggrava la posizione del 21enne somalo sanzionato due settimane fa per aver...

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ANCONA - Altre indagini e una posizione che si aggrava. Da ubriachezza molesta a violenza sessuale: si aggrava la posizione del 21enne somalo sanzionato due settimane fa per aver molestato due giovani anconetane di 20 e 28 anni.


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I carabinieri della Sezione Radiomobile del Norm della Compagnia dorica hanno concluso gli accertamenti e trasmesso gli atti in Procura. Ad inchiodare lo straniero non solo le testimonianze delle due ragazze ma anche le immagini del sistema di videosorveglianza della centralissima piazza Cavour che hanno ripreso la scena.  
 
I carabinieri dorici, sulla scorta degli elementi raccolti, hanno ricostruito i fatti con dovizia: tra sabato e domenica, intorno all’1.30, il 21enne era seduto su una panchina a stava bevendo una birra quando le due ragazze, collegate live su un “App” che consente di interagire con altre persone, hanno inquadrato la piazza e ripreso anche il giovane.
É bastata questa “leggerezza” a far scattare la molla nella testa dell’extracomunitario che con insistenza ha prima chiesto che venisse cancellato il video e poi ha allungato le mani.

In particolare, ha afferrato la più giovane con l’intento di recuperare il cellulare, ma ha approfittato per palpeggiarle prima il fondoschiena e poi anche il seno. Immediata la reazione della 28enne che ha cercato di liberare l’amica dalla “presa” dello straniero. Ma il giovane di allontanarsi e lasciarle in pace non voleva saperne. La 20enne è riuscita a divincolarsi e ad allertare il “112” mentre il somalo si concentrava sull’altra ragazza. All’operatore della centrale è stato chiesto l’intervento della pattuglia. Immediato l’arrivo dei militari della Sezione Radiomobile del Norm, mentre era ancora in corso la telefonata al numero unico di emergenza.


Il soggetto, di cui era stata fornita una descrizione durante la richiesta di aiuto, è stato individuato e bloccato. É stato identificato e sanzionato per ubriachezza molesta, ma ora, completata l’attività investigativa, dovrà difendersi anche dalla pesante accusa di violenza sessuale.
 
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Corriere Adriatico