CHIARAVALLE - Il male di vivere lo aveva incontrato da tempo. Quel male che lo afferrava alla gola per poi allentare talvolta la stretta e quindi farsi ancora morsa...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Colpita da un fulmine durante un'escursione sul Vettore: grave una donna di 36 anni
No, a 61 anni la vita gli deve essere sembrata solo dolore e timore, ferite e lacrime, una fatica insopportabile e allora ha deciso di lanciarsi di sotto dal quarto piano del palazzo di via Donizetti. Era di origini siciliane ma a Chiaravalle lo conoscevano tutti perché aveva lavorato in ospedale, era un cuoco provetto e i suoi piatti erano autentiche leccornie. Era diplomato all’istituto alberghiero e quindi dietro i fornelli e in cucina ci sapeva fare. Poi, sempre all’interno della Asur, si era occupato nella farmacia comunale dell’ospedale che da anni è stata chiusa ed il servizio è stato trasferito al Cras di Ancona. L’amore per la famiglia, per la moglie e le due figlie che ormai erano cresciute, riuscivano a rasserenarlo e a regalargli momenti di vita condivisa.
L’arrivo di due nipotine aveva donato un altro sorriso e giorni lieti a R.B. ma il dramma doveva covargli dentro, come un fiamma sopita sotto la cenere ma non spenta. «Aveva un cuore grande – dicono i colleghi dell’ospedale – era solare, sempre disponibile e attento alle necessità di tutti. Era un marito premuroso e innamorato, un padre meraviglioso, un nonno bravissimo, un uomo eccellente. Ogni tanto soffriva per il mal di schiena ma non era quello il vero problema. Per noi la notizia della sua morte è un fulmine a ciel sereno perché anche negli ultimi tempi lo vedevamo sorridente e gioioso». Eppure quel sorriso nascondeva il dolore, un dolore insopportabile. E allora R.B. non è più riuscito a vedere la bellezza del giorno e l’alba stupenda e tutto deve essergli sembrato nero e buio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico