Innamorati di Mezzavalle ​contro gli stabilimenti

Innamorati di Mezzavalle ​contro gli stabilimenti
ANCONA - Il comitato "Mezzavalle Libera" ha presentato, alla Casa delle Culture, gli esiti del questionario promosso questa estate ai frequentatori della splendida spiaggia libera...

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ANCONA - Il comitato "Mezzavalle Libera" ha presentato, alla Casa delle Culture, gli esiti del questionario promosso questa estate ai frequentatori della splendida spiaggia libera anconetana.




Un vero e proprio referendum su come i fruitori vorrebbero la loro spiaggia preferita, che quest’anno Legambiente ha inserito tra le 10 migliori spiagge libere italiane, sulle criticità e sui problemi derivanti anche dalla sempre maggiore presenza di gente.



I portavoce del comitato Claudio Molinelli e Andrea Fantini, in primis, hanno spiegato come è nata questa associazione spontanea (10 anni fa). Con lo scopo - hanno ribadito - di tutelare la spiaggia di Mezzavalle dal punto di vista ambientale e di turismo sostenibile. 310 le risposte al questionario pervenute, a fronte della 240 di 10 anni fa quando venne proposto per la prima volta.



Quali le indicazioni più importanti e significative? Gli intervistati si sono detti favorevoli ad una maggiore partecipazione agli incontri del comitato (che d’ora in avanti si riunirà una volta al mese sempre alla Casa delle Culture), dando il loro assenso all’introduzione dell’area marina protetta, a contrastare l’ipotesi di un corridoio di lancio per barche, alla necessità di promuovere il concetto di libera in funzione consapevole e non nel senso di fare tutto quello che si vuole. Meno marcata, ma sempre in maggioranza, l’idea del divieto di frequentazione di cani e del campeggio libero.



“Chiediamo alla gente di mettere in pratica il buon senso - è stato ribadito - specie ora che Mezzavalle vede aumentare il numero di frequentatori. Ed alle istituzioni di far rispettare i divieti. Poi un no secco agli stabilimenti balneari, alla speculazione privata, alle cicche gettate in terra, ai fuochi che possono creare pericolo”. Insomma, secondo Mezzavalle Libera, un modo consapevole e sostenibile per proteggere questa baia, promuovendo il senso di responsabilità e di rispetto della natura degli stessi frequentatori.



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