Malore fatale: il manager Michele Fabri trovato morto sul divano dai figli

Michele Fabri
ANCONA - La sindrome del cuore duro ha portato via un giovane papà che, al contrario, era un ragazzo d’oro e dall’animo gentile. Quando i medici gli hanno...

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ANCONA - La sindrome del cuore duro ha portato via un giovane papà che, al contrario, era un ragazzo d’oro e dall’animo gentile. Quando i medici gli hanno diagnosticato l’amiloidosi cardiaca, male atroce ma subdolo perché quasi non dà campanelli d’allarme, Michele Fabri, 43 anni, non si è dato per vinto. Ha combattuto come un leone, si è affidato ai migliori specialisti in materia e sembrava avercela fatta, tant’è che agli amici prometteva: «Entro un anno torno in Australia». E invece no. La malattia non gli ha dato scampo e l’ha strappato all’affetto dei familiari. Sono stati i due figli a trovarlo senza vita, ieri mattina, sul divano. Erano i suoi angeli e non li ha potuti nemmeno salutare un’ultima volta Michele Fabri, imprenditore illuminato, uno dei tanti cervelli in fuga dal nostro Paese, discendente della famiglia di costruttori Lanari.


Sua madre Paola Lanari nel 1981 fondò la Gpl Costruzioni Generali insieme al marito, l’ingegner Luigi Fabri, ex vicesindaco di Ancona, che era il direttore tecnico. Michele, grande sportivo, appassionato di calcio, di scherma (praticata da ragazzino) e di vela, fan sfegatato della Roma e di Totti, è sempre stato un cittadino del mondo. Dopo la laurea in Economia era andato a vivere a Roma, assunto come manager da una casa di produzione cinematografica. Il matrimonio con Cristina Lavoratornovo, la nascita dei figli, poi la svolta: con la famiglia si è trasferito in Australia per fronteggiare la crisi del settore edilizio e gestire la Fabri Australia, di cui era amministratore delegato, specializzata nel settore del fotovoltaico. A Brisbane ha stabilito la sua seconda casa. Ma col tempo ha sfruttato le sue doti manageriali e il suo fiuto imprenditoriale per intraprendere una seconda strada, tutta sua: si è dedicato a un nuovo business e ha dato vita a un’impresa alimentare, la Fabri Fine Italian Foods, per la commercializzazione e la distribuzione di prodotti tipici italiani, in particolare della gastronomia emiliana e marchigiana. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico