Si è spenta a 53 anni Laura Fioravanti: era la segretaria dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche

Si è spenta a 53 anni Laura Fioravanti: era la segretaria dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche
ANCONA - S’è dovuta arrendere, dopo una lunga malattia, Laura Fioravanti. È morta ieri, 53 anni compiuti lo scorso 15 marzo, la segretaria dell’Ordine...

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ANCONA - S’è dovuta arrendere, dopo una lunga malattia, Laura Fioravanti. È morta ieri, 53 anni compiuti lo scorso 15 marzo, la segretaria dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche. Anconetana doc, ha lottato fino all’ultimo respiro, perdendo una dura battaglia contro un male incurabile. Una guerra lunga dieci anni.

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I primi di marzo sembrava che dovesse rientrare al lavoro, invece niente: il ricovero in ospedale e poi il precipitare degli eventi. Lascia il marito Luca e i due figli, Giacomo di 16 anni, e Andrea di 23. Era impiegata all’Ordine dei Giornalisti dal 2002, dove era stata assunta quando era presidente Gianni Rossetti. Uniti nel dolore le altre segretarie che lavoravano con lei, Alessia e Silvia, il presidente Franco Elisei, il Consiglio tutto. 


«Si è spenta dopo anni di lotta silenziosa contro la malattia, la nostra Laura Fioravanti. La segreteria - Elisei si fa voce comune - ha perso un’amica e una figura sempre disponibile, pronta a rammentare tutti gli impegni presi e ad assumersi ruoli di responsabilità, primo fra tutti l’organizzazione del Giornale delle scuole». Affida il suo ricordo al sito dell’Ordine, il presidente: «Abbiamo sempre ammirato la sua forza di mantenersi serena e positiva, affrontando terapie e viaggi ricorrenti per le cure, senza mai lamentarsi. Se ne è andata in un giorno beffardo, ricordato per gli scherzi. E vorremmo tutti che la sua scomparsa fosse uno scherzo, ritrovandola seduta dietro la scrivania con il sorriso sbarazzino di chi gioisce per la burla».

Il suo rammarico: «Proprio in questi giorni avrebbe festeggiato il suo ventesimo anno in ufficio tra tutti i colleghi che si sono succeduti nei vari Consigli». Non contiene il pianto: «La ragione giustifica la morte come sollievo a maggiori sofferenze, il sentimento rifugge ogni soluzione diversa dalla vita trattenendo a stento la commozione in noi tutti».

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Corriere Adriatico