Sport e teatro dialettale piangono Gianfranco Giangiacomi: aveva 72 anni

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ANCONA - Sport e teatro dialettale cittadino piangono la morte a 72 anni di Gianfranco Giangiacomi. Ex funzionario bancario in pensione (di Cariverona prima e poi Unicredit nella storica sede di piazza Roma), Giangiacomi era una figura straordinaria, di una trasversalità pazzesca che iniziava e finiva comunque sempre a Borgo Rodi, quartiere di residenza. Oltre alla professione, è stato dirigente della Stamura basket nei gloriosi anni di Luciano Paoloni (anni Ottanta e primi Novanta) e per la Stamura si era trasformato, con successo, anche in radiocronista per Radio Arancia. È stato poi un meraviglioso appassionato di teatro vernacolare recitando in diversi gruppi anconetani. Tra le sue passioni andrebbero ricordate anche l’Ancona Calcio e il Milan di cui ha continuato a seguire le vicenda anche negli ultimi, problematici anni quando era stato costretto a letto. E, infine, di Giangiacomi andrebbe anche ricordata la mirabile capacità di raccontare barzellette nella quale fondeva l’innata simpatia e una teatralità mutuata dalle frequentazioni culturali.

Lascia la moglie Anna e due figlie, Antonella e Alessandra, che lo hanno seguito con una dedizione totale nel duro tempo della malattia, da fine dicembre 2014 fino a Ferragosto quando l’aggravarsi delle sue condizioni ha richiesto un nuovo ricovero, purtroppo senza esito favorevole. Tra i tanti che hanno commentato la scomparsa di Giangiacomi sui social, il presidente della Federbasket regionale Davide Paolini: «Hai deciso di lasciarci per raggiungere coloro che con te mi hanno fatto innamorare sin da bambino dei colori bianco e verde. Ti aspetteranno il presidentissimo Paoloni, l’ uomo grande ma di animo sensibile Lino Lucioni e coach Alessio». I funerali di Giangiacomi si svolgeranno domani alle 16 nella chiesa di San Carlo Borromeo.

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Corriere Adriatico