LoKo e il videoclip con 50 ragazzini. Le scuse non bastano: arrivano multe a raffica

LoKo e il videoclip con 50 ragazzini. Le scuse non bastano: arrivano multe a raffica
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ANCONA  - «Non mi venite a dare del criminale o delinquente solo perché ho fatto un video dove c’erano ragazzi che supportano il mio sogno. Ho sbagliato e ho chiesto scusa. Ho solo 18 anni e mi devo sentire in colpa per tutti i ragazzi del video che stanno ricevendo multe, ragazzi minorenni che non potranno mai pagarla». E poi altre considerazioni irripetibili. La rabbia prende il sopravvento sulle scuse, che non sono bastate ad evitare una raffica di sanzioni a lui, il rapper fidardense LoKo, e a decine di giovani che hanno partecipato al suo clip freestyle girato nel centro storico di Castelfidardo in piena pandemia

 


La sfilata da Porta Marina lungo via Mazzini, con tanto di passaggio davanti al Comune e al comando dei vigili urbani fino ad arrivare alle scuole medie, senza mascherina e tutti assembrati, sulle note di “60022”, brano composto dal giovane rapper, è finita sui social ed è rimbalzata sui computer degli inquirenti, tra il coro di sdegno di residenti e commercianti che hanno assistito a quella parata fuori luogo. Le indagini dei carabinieri, supportati dalla polizia locale, hanno portato frutti: dalla sfilata musicale per le vie del centro a quella in caserma, il passo è stato molto breve. I militari hanno notificato una raffica di maxi multe, dai 400 ai 1000 euro, a decine di ragazzini che hanno contribuito a girare il video, rispondendo alla convocazione annunciata dal rapper stesso su Instagram, qualche giorno prima.

«Portate abiti neri e mascherina bianca», era il dress code annunciato sui social. Peccato che buona parte della cinquantina di giovani che ha aderito all’invito, tra i 16 e i 18 anni, dandosi appuntamento al belvedere di Porta Marina, non avesse nessuna protezione sul volto, come si evince dallo stesso video ripreso e messo in onda sul web, nello stesso giorno in cui le scuole dell’istituto comprensivo Soprani venivano chiuse per la presenza di un focolaio Covid di variante inglese. Uno sfregio alle regole e al buon senso, in un contesto di massima allerta, che ha fatto infuriare chi si è trovato di fronte alla frotta di giovani capitanata da LoKo. Il baby rapper, da poche settimane maggiorenne, all’indomani della bravata si era scusato, parlando al Corriere Adriatico: «Ho sbagliato, me ne rendo conto, ho 18 anni e mi assumo le mie responsabilità - aveva detto -. Pensavo aderissero in pochi, non mi aspettavo di veder arrivare così tanti ragazzi. Il Covid esiste, ma noi giovani facciamo tanta fatica senza i nostri piccoli spazi di libertà». 


Una libertà che adesso pagheranno a caro prezzo LoKo e i suoi followers, convocati ad uno ad uno in caserma dopo essere stati identificati grazie alle telecamere del centro. I minorenni sono stati chiamati con i genitori, che dovranno sobbarcarsi le super multe per la violazione delle normative anti-Covid. 

 

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Corriere Adriatico