ANCONA «Vi voglio tanto bene». Quando un bambino di 5 anni riassume in tre parole il sentimento di un’intera collettività. Lui è Matteo, è...
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Carabiniere ucciso, la foto rubata con il sospettato bendato. L'Arma prende le distanze, scatta l'inchiesta interna
Un fiore, un nastro bianco, una busta con i destinatari: «Per i carabinieri». Dentro un biglietto commovente. Di vicinanza, di affetto, di condivisione del dolore. «Buona sera - vi è scritto - mi chiamo Matteo, ho 5 anni, volevo farvi sentire che vi sono vicino in questo periodo triste... Soprattutto oggi! Il mio babbo è un carabiniere e io sono molto orgoglioso di lui. Vi voglio tanto bene, Matteo». Un orgoglio che sarà senza dubbio ricambiato dal papà di Matteo e dalla sua famiglia che hanno trasmesso i valori che ispirano il biglietto. Non è stata l’unica testimonianza di vicinanza nei confronti dei carabinieri. Dal giorno dell’omicidio di Cerciello Rega, sono state tante le lettere e le telefonate di solidarietà giunte ai carabinieri a dimostrazione della stima che godono nella comunità. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico