Giù il ponte, adesso si scorge la cupola di San Domenico: via il degrado, lavori sprint all'ex Palazzo di vetro

Lo scorcio da via Palestro: si vede la cupola della chiesa di San Domenico dal cantiere dell'ex Palazzo di vetro
ANCONA - Dalle ceneri dell’ecomostro spunta uno scorcio suggestivo: tra i rottami arrugginiti dello scheletro rosso, per un paio di decenni emblema d’abbandono, si...

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ANCONA - Dalle ceneri dell’ecomostro spunta uno scorcio suggestivo: tra i rottami arrugginiti dello scheletro rosso, per un paio di decenni emblema d’abbandono, si scorge, in lontananza, il profilo della cupola della chiesa di San Domenico. Una romantica carezza che addolcisce l’obbrobrio di un edificio che, in pieno centro, era ed è ancora un pugno nell’occhio. Ma non lo sarà più perché la missione rinascita è partita. Obiettivo: trasformare l’edificio fatiscente nella nuova dimora condivisa da Università Politecnica delle Marche e Provincia di Ancona


Il ponte che, in meno di un mese, gli operai incaricati dei lavori hanno abbattuto, aprendo l’orizzonte da via Palestro fino al cupolone di piazza del Papa, ha un valore simbolico: segna l’inizio di un restyling atteso da tempo. Costerà 16 milioni e 315mila euro e il traguardo è fissato per il 21 marzo 2025. L’opera è a cura della Marelli Impresa spa di Monopoli che si è aggiudicata l’appalto con un ribasso dell’11,2%. Il percorso di rigenerazione urbana, dunque, durerà un paio d’anni, sul solco del progetto elaborato dal pool formato dallo Studio Acale, Fima Engineering, Tfe Ingeneria, Archeolab e dagli ingegneri Marija Golubovic e Lorenzo Sensini. Il palazzo-fantasma era stato acquistato nel 2019 dall’Univpm: verrà demolito e ricostruito con due maxi sezioni, una da 4.320 mq con affaccio su piazza Roma dedicata alla nuova sede della Politecnica con circa 200 collaboratori, inclusi gli uffici del Rettorato (che poi si trasferiranno nello storico palazzo del Rettorato, quando si concluderà il restauro già programmato); e una seconda area da 2.860 mq che, invece, ospiterà gli uffici della Provincia, con affaccio su piazza Stamira. 

Il progetto


Il progetto prevede una galleria interna su cui si affacceranno i vari servizi e una piazzetta di collegamento tra via Palestro e piazza Roma, che avrà una funzione di connessione per pezzi di città ora separati, esaltata da parti in accesso e in recesso con due torri d’angolo contrapposte che caratterizzeranno i distinti ingressi ai due enti. L’investimento, cospicuo, da 16,3 milioni potrebbe essere per metà finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca con un bando a cui l’Univpm ha partecipato e per il quale si attende l’esito.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico