Da Rimini all’ospedale di Torrette per sottrarre portafogli e bancomat. In aula il racconto di una vittima

Una pattuglia dei carabinieri all’ingresso del tribunale
  ANCONA «Ero stato ricoverato a Torrette per un infarto. Il giorno in cui sono finito in sala operatoria, avevo lasciato il cellulare sul comodino accanto al letto del...

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ANCONA «Ero stato ricoverato a Torrette per un infarto. Il giorno in cui sono finito in sala operatoria, avevo lasciato il cellulare sul comodino accanto al letto del mio reparto e il marsupio sotto l’asciugamano. Quando mia moglie è tornata a prenderli, non c’erano più. Il ladro si era portato via tutto, incluso il portafogli con il mio porto d’armi e il bancomat, il cui Pin era memorizzato nel telefonino. Lui l’ha trovato e ha fatto 5 prelievi, rubandomi 500 euro in tutto».

 

La testimonianza

Non è riuscito a nascondere l’emozione, davanti al giudice Corrado Ascoli, la guardia giurata che ieri ha raccontato la sua disavventura avvenuta il 21 agosto 2017. Il 60enne è una delle tante vittime dei furti che sarebbero stati commessi all’ospedale regionale da un 64enne di Rimini, ora a processo. A scoprirlo, nell’aprile 2018, erano stati i carabinieri della stazione di Collemarino: fu riconosciuto dal comandante in persona, Giuseppe Colasanto, che già stava indagando su di lui. Fermato mentre gli passava accanto, si giustificò dicendo di essere lì per andare a trovare un parente ricoverato. Ma poi le immagini della videosorveglianza lo incastrarono.

Sono almeno 4 i furti che gli investigatori attribuiscono al ladro seriale, un pendolare del crimine che per mesi si sarebbe spostato appositamente da Rimini per andare a rubare a Torrette. Si intrufolava nei reparti e, approfittando dell’assenza dei degenti - sotto i ferri o impegnati in esami clinici - si appropriava dei loro portafogli, lasciati sui comodini o negli armadietti. Non si limitava ad intascarsi i contanti. Con i bancomat o le carte di credito andava in vari Atm e prelevava soldi: 500 euro nel caso dello sfortunato vigilante che si trovava in Cardiologia, addirittura 1.700 ai danni di una donna ricoverata in Pneumologia, il 20 dicembre 2017. Su questi due episodi ha riferito ieri in aula l’ispettore della Squadra Mobile che ha condotto le indagini e ha riconosciuto il malvivente dalle telecamere.

Su altri due colpi, avvenuti a cavallo tra il 2017 e il 2018, hanno fatto luce, invece, i carabinieri: in un caso alla vittima, ricoverata in Cardiologia, era stato sottratto il portafogli con dentro 100 euro.

Andò peggio a un altro paziente che si trovava nel reparto di Medicina generale: il ladro, infatti, riuscì ad impossessarsi della carta di credito e del Pin, così effettuò diversi prelievi alle Poste e in altri sportelli, intascandosi 600 euro. Perfezionati i colpi, il furfante senza cuore se ne tornava a Rimini. Nella prossima udienza, fissata per il 28 ottobre, verrà ascoltata un’altra vittima e contestualmente è attesa la sentenza.

 

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Corriere Adriatico