ANCONA - Volevano rubare le donazioni degli studenti per Lollo. Non hanno trovato i soldi e allora, per spregio, hanno defecato sul pavimento del bagno e se ne sono andati con una...
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Anche in quest’occasione il blitz è avvenuto nel weekend, forse sabato sera. Indaga la polizia che ieri ha eseguito un sopralluogo. Inevitabilmente le lezioni sono cominciate in ritardo. Stavolta i ladri non sono entrati al liceo scientifico Savoia (che invece è protetto da un antifurto), ma solo all’Ite Benincasa. «Sospettiamo che si tratti di qualcuno interno all’istituto», ammette la dirigente scolastica. Un gruppo di studenti maligni? Alcuni indizi lo fanno pensare: i delinquenti sapevano perfettamente come intrufolarsi nell’edificio - non hanno lasciato segni d’effrazione, quindi potrebbero avere le chiavi - e sono andati dritti alla segreteria al piano terra. Qui hanno divelto la porta di un armadietto blindato utilizzando una lima, nella speranza di trovare il malloppo. Ma dentro c’erano solo faldoni di compiti in classe. «Sono convinta che andassero in cerca dei fondi raccolti dai ragazzi per contribuire alle cure di Lorenzo Farinelli, che è un nostro ex studente a cui siamo molto legati - dice la professoressa Rucci -. Ma ormai sappiamo come comportarci: è il quinto dal 2012 per cui ci siamo attrezzati. Portiamo subito in banca le offerte per evitare problemi. Fino a sabato i ragazzi hanno devoluto circa 800 euro».
Quando hanno realizzato che l’armadietto blindato era vuoto, i ladri sono saliti al piano superiore e hanno tentato (invano) di entrare nell’ufficio della preside, forzando la porta con un piede di porco. Hanno anche frugato nella cassetta delle chiavi. Non contenti, hanno squarciato la porta del bar e si sono portati via la busta del fondo cassa (30 euro), esattamente come due settimane fa. A lanciare l’allarme, ieri mattina, è stata proprio la titolare che, esasperata, ammette: «Hanno agito con una violenza inaudita, ogni mattina quando arrivo a scuola ho paura di trovarmi faccia a faccia con i ladri». La cosa più disgustosa è che i delinquenti, delusi dal mancato colpo, hanno lasciato uno sgradevole ricordo in bagno, dove hanno defecato sul pavimento in segno di disprezzo. Ma chi può voler così male al Savoia-Benincasa? Se i sospetti in passato si sono concentrati su tossici della zona, adesso si focalizzano su qualcuno interno all’istituto, anche perché a dicembre era stato consumato un furto molto particolare: erano stati rubati i fondi per la festa dei diplomi (oltre 3mila euro) che un ragazzo custodiva nella propria auto, parcheggiata in zona Baraccola, proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto consegnarli ai nuovi rappresentanti d’istituto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico