Inversione fatale in via Bocconi, Patrizia non ce l’ha fatta. La 56enne è morta e ha donato gli organi

Il terribile schianto in via Bocconi
ANCONA - Troppo gravi le lesioni riportate dopo lo scontro tra lo scooter su cui viaggiava con il marito e un’Opel Corsa condotta da un 29enne osimano. È morta ieri...

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ANCONA - Troppo gravi le lesioni riportate dopo lo scontro tra lo scooter su cui viaggiava con il marito e un’Opel Corsa condotta da un 29enne osimano. È morta ieri nella Clinica di Rianimazione dell’ospedale di Torrette Patrizia Cerioni, la 56enne anconetana rimasta coinvolta nel tragico schianto avvenuto mercoledì sera in via Bocconi.

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Fin da subito, le condizioni della donna erano apparse gravissime, tanto che – dopo la caduta – le erano state praticate le manovre rianimatorie per almeno 15 minuti. Le condizioni sembravano essersi leggermente stabilizzate, poi il peggioramento del quadro clinico la scorsa notte e il decesso dichiarato ieri.

Ma nel dolore e nel lutto, i familiari di Patrizia – lascia il marito e due figli – hanno voluto dare un segnale di speranza, acconsentendo alla donazione degli organi. L’ultimo atto d’amore di una donna legatissima alla famiglia, la cui vita è stata spezzata in una serata di mezza estate, mentre viaggiava in via Bocconi, sulla corsia che conduce verso piazzale della Libertà, con il marito, a bordo di un T-Max 500.

La corsa del grosso scooter è stata fermata poco prima delle 21 da una Opel grigia. Stando a quanto rilevato dagli agenti della polizia locale, lo scontro è avvenuto perché l’utilitaria avrebbe provato una manovra azzardata: un’inversione a U, dalla corsia di via Bocconi che conduce in centro a quella che porta verso l’Asse nord-sud. Con la morte di Patrizia, a carico del 29enne (autista di autobus) verrà aperto un fascicolo per omicidio stradale.

La notizia del tragico incidente ha scosso particolarmente la questura dorica, luogo di lavoro prima del pensionamento del marito della 56enne, un tempo in servizio alla Squadra Mobile e poi al Gabinetto interregionale della Scientifica. «Tutta la nostra vicinanza al nostro amico ed ex collega» ha detto il dottor Massimiliano Olivieri, dirigente del Gabinetto. Ieri sera, i funerali non erano stati ancora fissati. 

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Corriere Adriatico