Stop ai ladri di supercar, sette arresti Auto anche nei garage di Ancona

Stop ai ladri di supercar, sette arresti Auto anche nei garage di Ancona
ANCONA - Le auto di lusso venivano rubate da ladri hi-tech, dotati di jammer e strumentazioni avanzate, per essere rivendute in Italia e all’estero. Prima di prendere la via...

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ANCONA - Le auto di lusso venivano rubate da ladri hi-tech, dotati di jammer e strumentazioni avanzate, per essere rivendute in Italia e all’estero. Prima di prendere la via dei Balcani stazionavano pure in provincia di Ancona, custodite in garage affittati sotto falso nome. La scoperta è dei carabinieri del Comando provinciale di Milano che ieri mattina hanno arrestato 17 persone tra i 21 e i 65 anni (7 albanesi, 6 italiani, un marocchino, un egiziano e due donne, una romena e una bulgara) nelle province di Milano, Monza, Bergamo, Chieti e Pavia, tutte accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti, ricettazione e riciclaggio di auto di lusso, con l’aggravante della transnazionalità. 


Altre 7 persone erano finite in manette e 9 denunciate nella prima fase dell’inchiesta avviata dal Nucleo investigativo di Monza. Si cercherà di capire se siano in qualche modo ricollegabili alla gang appena sgominata i furti in serie avvenuti nei scorsi giorni nel capoluogo, in particolare nel quartiere Adriatico, dove tra il 21 settembre e il 4 ottobre sono sparite 8 auto (una è poi stata ritrovata) tra cui 5 suv Aud.

I malviventi, che hanno agito sempre di notte, al Viale e dintorni non hanno mai lasciato traccia né hanno avuto bisogno di usare la forza: probabilmente si sono serviti di jammer, disturbatori di frequenza e strumentazioni tecnologiche in grado di bypassare i sistemi di allarme e di localizzazione gps, in modo da entrare nelle auto in pochi istanti e metterle in moto.


Una tecnica simile a quella utilizzata dalla banda del Milanese, capeggiata da due albanesi, specializzata nello smontare e sostituire i telai di Bmw, Audi, Range Rover e Jaguar rubate all’aeroporto di Malpensa, ma anche in hotel di lusso e parcheggi custoditi, per poi essere rivendute in Germania, Albania e Montenegro. Alcune delle 23 auto sequestrate, per un valore di 1,7 milioni, si trovavano nascoste in box della provincia di Ancona, forse in attesa di essere imbarcate per l’est Europa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico