Furti e rapine, erano gli incubi di pizzerie e fast food: condannato anche il terzo bandito

Furti e rapine, erano gli incubi di pizzerie e fast food: condannato anche il terzo bandito
ANCONA - Prima il furto in un fast food, due giorni dopo la rapina ai danni di una pizzeria. È stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione il 25enne romeno arrestato...

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ANCONA - Prima il furto in un fast food, due giorni dopo la rapina ai danni di una pizzeria. È stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione il 25enne romeno arrestato nei mesi scorsi alla stazione ferroviaria di Ancona perché su di lui pendeva un ordine di carcerazione risalente a ottobre e legato proprio ai colpi commessi in alcune attività commerciali della città dorica.

 

La sentenza è stata emessa ieri mattina dal gup Alberto Pallucchini. Come richiesto dal difensore, l’avvocato Elisa Gatto, si procedeva con il rito abbreviato. Il 25enne (R.M.Z le sue iniziali) si trova recluso nel carcere di Montacuto dal giorno dell’arresto. 
I complici
Prima di lui erano stati ammanettati, dopo l’indagine portata avanti dalla Squadra Mobile, due suoi presunti complici, entrambi di 26 anni, lui romeno, lei dominicana, I ladruncoli avrebbero commesso una lunga scia di furti la scorsa estate, prendendo di mira attività commerciali del centro e della periferia. La coppia è già stata condannata in abbreviato: complessivamente, il giudice ha emesso una pena di poco inferiore ai nove anni di reclusione. Alla condanna dei due, si è sommata ieri quella rifilata al 25enne. Il cerchio, almeno in primo grado, si è chiuso. Stando a quanto emerso nel corso dell’inchiesta, la gang era solita colpire di notte, passando da ingressi sul retro o da finestre. Gli obiettivi preferiti: pizzerie, mini market, fast food e ristoranti. 
I blitz 
Una volta dentro all’attività, venivano rubati soldi, dispositivi elettronici, ma anche buoni pasto. Erano state soprattutto le telecamere di videosorveglianza dei negozi e quelle collocate in città a mettere sulla giusta pista gli investigatori. Per quanto riguarda nello specifico le contestazioni riferibili al 25enne romeno, la procura gli imputava due episodi furtivi, commessi in concorso. Il primo si era verificato nella notte tra l’8 e il 9 luglio del 2021. Di mira era stato preso un kebab di via Tavernelle. In quel caso, era stata forzata la serratura del negozio: il blitz aveva fruttano un iPhone, circa 2mila euro in contanti e una telecamera di videosorveglianza. La rapina contestata risale alla notte tra l’11 e il 12 luglio. 


Era stata colpita una pizzeria di via Torresi, da cui era stata portata via la telecamera, assieme a un centinaio di buoni pasto e pochissimi soldi. Sul posto era intervenuto il titolare: per l’accusa c’era stata una colluttazione, con calci e pugni scagliati contro di lui. La resistenza della vittima era valsa a poco: i rapinatori erano infatti riusciti a guadagnarsi la fuga. 

 

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Corriere Adriatico