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ANCONA - Un’urgenza che trova sempre nuovi rivoli nei quali infiltrarsi. Sei esistenze spezzate, ad Ancona e dintorni, dall’incedere del Covid. Il numero più alto, tra quelli che ieri hanno segnato a lutto il bollettino diffuso dal Servizio Sanità della Regione. È il virus che punta al rialzo, come nella Residenza Conero, dove s’è propagata la fiammata pandemica che a metà gennaio aveva investito quella casa di riposo per anziani, vista mare, sulla via Flaminia.
Gli operatori sanitari positivi sono saliti a 22 e gli ospiti a 66. Nei giorni del primo assalto da Coronavirus per quattro di loro era stato organizzato il trasporto a Torrette. E, nonostante l’intervento di sostegno delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, nei giorni a seguire vennero pianificati altri trasferimenti, alcuni dei quali sono avvenuti ieri. Inrca e Torrette restano i punti di riferimento per accogliere i contagiati, 32 dei quali ieri, in serata, sono usciti dal tunnel. Alla prova dell’ultimo tampone sono risultati negativi. Alcuni sono rientrati dalle strutture ospedaliere per il miglioramento delle loro condizioni cliniche e tornano, gradualmente, anche gli operatori. Resta massima, tuttavia, l’allerta sulle misure di contenimento e il monitoraggio dei pazienti.
Nelle pieghe dei rilevamenti, sono le cifre che non danno pace.
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Corriere Adriatico