Ancona, si finge la nipote per spillare soldi agli anziani, ma le truffe sfumano

Ancona, si finge la nipote per spillare soldi agli anziani, ma le truffe sfumano
ANCONA – Ancora tentativi di truffe agli anziani, con una leggera variazione nel copione: questa volta erano le sedicenti nipoti a chiamare chiedendo soldi per...

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ANCONA – Ancora tentativi di truffe agli anziani, con una leggera variazione nel copione: questa volta erano le sedicenti nipoti a chiamare chiedendo soldi per l’acquisto di un capannone.


Anche ieri la Polizia di Stato ha sventato due truffe ai danni di altrettante persone della terza età con tempestivi interventi che hanno scongiurato la consumazione del reato. Erano le 12.45 circa quando, al centralino 113 della Questura di Ancona, giungeva una chiamava da parte di una signora ultraottantenne la quale avvertiva di aver ricevuto, poco prima, una telefonata sul suo numero da rete fissa da parte di una donna che le diceva di essere la nipote e che la avvertiva che sarebbe passata di li a poco per ritirare 10.000 euro, in alternativa, degli oggetti in oro. La sedicente nipote aggiungeva che il denaro, o l’oro, le erano indispensabili per saldare l’anticipo per l’acquisto di un capannone e si raccomandava di non farne parola con nessuno né, tantomeno, con la madre. Intuendo che potesse trattarsi di una truffatrice l’arzilla signora, una volta terminata la telefonata, chiamava il 113 segnalando il fatto atteso che la sedicente nipote l’aveva avvertita che si sarebbe recata presso la sua abitazione per accompagnarla in banca. Nel giro di poco tempo giungevano sul posto le Volanti che effettuavano una mirata ricerca di persone sospette nella zona di Torrette e presso l’abitazione della signora, mettendo in fuga i malintenzionati. Stessa dinamica per un’altra signora abitante nel quartiere di Posatora anch’essa chiamata al telefono dalla sedicente nipote e con le medesime modalità; anche in questo caso i truffatori non hanno avuto spazio grazie al pronto intervento della Polizia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico