ANCONA - Il sindacato dei ferrovieri Orsa delle Marche sottolinea il «grande coraggio dimostrato dal macchinista e dal capotreno del treno regionale Ancona-Fabriano...
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«I due lavoratori hanno messo a repentaglio la propria vita per soccorrere i passeggeri, ma purtroppo dei rischi che i ferrovieri corrono ogni giorno nessuno si ricorda mai». Secondo l'Orsa la gestione dell'emergenza «ha funzionato grazie all'elevata professionalità e al notevole coraggio dei due lavoratori, ma, in altre situazioni si potrebbero verificare epiloghi diversi». Dal 2009 l'Orsa si batte contro l'introduzione della figura del macchinista unico alla guida dei convogli: «se ieri, magari intossicato dai fumi, quel lavoratore avesse accusato un malore che cosa sarebbe accaduto?. I continui tagli di personale, la chiusura delle officine di Fabriano, degli impianti del settore cargo e altri smantellamenti annunciati hanno contribuito a declassare il territorio marchigiano». Il Piano operativo del Cipe approvato il primo dicembre, continua il sindacato, stanzia 11,5 mld di euro di investimenti complessivi, ma alle Marche «andranno solo 39 mln fra il 2014 e il 2020, solo briciole». E la politica regionale, conclude l'Orsa, «resta in silenzio». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico