Scoperti i "vampiri" d'energia: marito e moglie denunciati, succhiavano l'elettricità dall'ascensore condominiale

I carabinieri hanno scoperto il trucco
ANCONA - Come vampiri di elettricità, succhiavano energia dall’ascensore condominiale per alimentare il proprio appartamento. Il trucco, andato avanti per diversi...

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ANCONA - Come vampiri di elettricità, succhiavano energia dall’ascensore condominiale per alimentare il proprio appartamento. Il trucco, andato avanti per diversi mesi, è stato scoperto dai carabinieri della stazione di Brecce Bianche dopo la segnalazione delle anomalie da parte degli inquilini del palazzo. Da tempo, infatti, continuavano ad arrivare bollette spropositate, così qualcuno ha deciso di avvertire l’amministratore di condominio che a sua volta, giudicando fondati i sospetti, ha preso contatti con i carabinieri. 

 

 
L’indagine ha permesso di accertare che la causa di quelle bollette inspiegabilmente alte era dovuta ad una coppia di anconetani d’origine tunisina. I due coniugi furbetti, lui 32 anni, lei 26, avevano pensato bene di collegare con un cavo l’impianto elettrico del proprio appartamento a quello del vano dell’ascensore condominiale. In questa maniera, per mesi si sono riforniti di energia a scrocco, causando un danno patrimoniale considerevole, per diverse centinaia di euro, agli altri inquilini del palazzo nel quartiere di Brecce Bianche. Al termine degli accertamenti, ieri mattina i carabinieri hanno provveduto a denunciare a piede libero i due coniugi per il reato di furto di energia elettrica, che il codice penale punisce con la reclusione da 2 a 6 anni e una multa fino a 1500 euro (oltre al risarcimento dei danni in sede civile). 
Nell’ambito dei controlli del territorio, i carabinieri della Compagnia di Ancona hanno anche denunciato una donna di 71 anni protagonista di un incidente con feriti lievi avvenuto venerdì notte in via Marconi. I militari del Norm, durante i rilievi del sinistro, hanno intuito che la conducente di uno dei veicoli coinvolti potesse aver fatto abuso di alcol. In effetti, la donna, sottoposta al test etilometrico, è risultata positiva, con un tasso pari a 1,24 g/l, per questo è stata denunciata e le è stata ritirata la patente. 

 

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Corriere Adriatico